Bonus Giovani dal 16 maggio: istruzioni INPS per l’incentivo sulle assunzioni

Requisiti e procedura per il Bonus Giovani (DL Coesione) con esonero totale dai contributi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato.

Mag 13, 2025 - 14:00
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Bonus Giovani dal 16 maggio: istruzioni INPS per l’incentivo sulle assunzioni

L’INPS ha pubblicato la Circolare operativa per l’applicazione del Bonus Giovani, introdotto dall’articolo 22 del decreto-legge n. 60/2024 (Decreto Coesione) e attuato con la Legge 4 luglio 2024, n. 95, sostituisce le precedenti formule di decontribuzione INPS sulle nuove assunzioni di dipendenti under 36 per i datori di lavoro privati che assumono giovani a tempo indeterminato o trasformano contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.

La misura è valida fino al 31 dicembre 2025 e si applica retroattivamente alle assunzioni formalizzate a partire dal 31 gennaio 2025 se sono state siglate nei territori ricadenti nella ZES Unica Sud (le Regioni del Mezzogiorno) mentre si applica  partire da quelle siglate dal 1° settembre 2024 sul resto del territorio nazionale.

Procedura di ammissione al Bonus Giovani

I datori di lavoro devono presentare all’INPS una domanda di riconoscimento dell’esonero, utilizzando il modulo di istanza online disponibile sul sito dell’Istituto di Previdenza – “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) – Incentivi Decreto Coesione – Articolo 22- Giovani” – a partire dal 16 maggio 2025. L’INPS provvederà a verificare la disponibilità di risorse e ad accogliere la domanda, registrando l’incentivo nel Registro Nazionale degli aiuti di Stato. La procedura è finalizzata anche a determinare l’importo dell’incentivo e la disponibilità delle risorse.

NB: Con riferimento all’esonero di cui all’articolo 22, comma 1, del DL Coesione, la domanda può essere inoltrata sia per le assunzioni/trasformazioni già effettuate sia per i rapporti non ancora instaurati. Per l’esonero di cui all’articolo 22, comma 3 del Dl Coesione relativo alle assunzioni al Sud, trattandosi di aiuti di Stato la domanda può essere presentata solo per rapporti di lavoro non ancora in corso.

Presentazione della domanda

Il modulo, disponibile nella sezione “Portale delle Agevolazionidel sito INPS, dovrà contenere le seguenti informazioni:

  • Dati identificativi dell’impresa,
  • Dati identificativi del lavoratore oggetto dell’assunzione o trasformazione del contratto a tempo indeterminato,
  • Tipologia di contratto (full-time o part-time) e, se applicabile, la percentuale di lavoro,
  • Retribuzione mensile media, comprensiva di tredicesima e quattordicesima mensilità,
  • Aliquota contributiva applicata al contratto di lavoro,
  • Regione e provincia di esecuzione della prestazione lavorativa (sede, stabilimento, filiale, ufficio, reparto).

Tipologia di contratti ammissibili

Come detto, la domanda può essere inviata sia per le assunzioni/trasformazioni già effettuate che per i contratti non ancora instaurati. Tuttavia, l’esonero previsto per le assunzioni effettuate nelle regioni del Mezzogiorno (articolo 22, comma 3 del decreto Coesione) può essere richiesto solo per i rapporti di lavoro non ancora in corso.

Verifica della disponibilità di risorse

Una volta ricevuta la domanda, l’INPS procederà con il calcolo dell’importo spettante sulla base dei contributi previdenziali indicati nella richiesta. L’ente verificherà anche la capienza delle risorse disponibili, confrontando le richieste con il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, in caso di incentivi territoriali. Se la domanda viene accolta, il datore di lavoro riceverà conferma e l’importo dell’agevolazione sarà registrato nel sistema.

Adempimenti successivi per i datori di lavoro

Nel caso in cui la domanda riguardi un’assunzione o trasformazione non ancora effettuata, il datore di lavoro dovrà provvedere a instaurare il rapporto di lavoro entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione INPS, inviando la comunicazione obbligatoria Unilav/Unisomm. L’INPS, infatti, monitorerà quotidianamente l’archivio delle comunicazioni obbligatorie per verificare che il contratto sia stato effettivamente registrato.

Se la comunicazione non viene inviata nei tempi previsti, il datore di lavoro perderà la possibilità di fruire dell’incentivo, anche se le risorse erano già accantonate. In tal caso, sarà possibile ripresentare la domanda solo successivamente, previa nuova comunicazione.

Monitoraggio e controllo

Il programma Giovani, donne e lavoro 2021-2027 prevede una disponibilità di risorse per il Bonus Giovani che, nel 2025, è pari a 474,6 milioni di euro. Se il monitoraggio evidenzia il raggiungimento di tale limite, l’INPS non accoglierà ulteriori richieste di accesso all’incentivo, dando tempestiva comunicazione ai datori di lavoro e ai Ministeri competenti.

L’INPS, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, effettuerà un monitoraggio continuo dell’applicazione dell’incentivo, utilizzando le informazioni presenti nelle banche dati e assicurandosi che i datori di lavoro rispettino tutte le disposizioni. Eventuali errori o indebiti benefici concessi comporteranno l’obbligo di restituire l’importo fruito, con l’applicazione di sanzioni.

Chi può beneficiare del Bonus Giovani

Il Bonus Giovani (DL 60/2024) si applica ai datori di lavoro privati, compreso il settore agricolo, che assumono o trasformano contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Tuttavia, sono esclusi i contratti di lavoro domestico e gli apprendistati, per i quali esistono già agevolazioni specifiche.

Il bonus è destinato ai giovani di età inferiore ai 35 anni (compresi i lavoratori con 34 anni e 364 giorni) che non abbiano mai avuto un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nel corso della loro vita lavorativa. In caso di trasformazioni di contratti di apprendistato o somministrazione, non vengono considerati ostativi ai fini dell’incentivo.

Misura dell’esonero INPS

L’esonero contributivo è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di 24 mesi. Questo incentivo si applica per le assunzioni e trasformazioni effettuate tra il settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Nel caso in cui il rapporto di lavoro sia part-time, l’importo sarà proporzionalmente ridotto.

Per i datori di lavoro che assumono o trasformano contratti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), l’importo massimo mensile è 650 euro, sempre nei limiti di spesa previsti dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.

Il beneficio spettante è determinato per ciascun rapporto di lavoro e, in caso di rapporti part-time, l’importo dell’incentivo è riparametrato in base all’orario di lavoro. Se l’orario dovesse aumentare (ad esempio, in caso di trasformazione da part-time a full-time) l’incentivo non potrà però superare l’importo già autorizzato. Nel caso di diminuzione dell’orario di lavoro, invece, il datore di lavoro dovrà riparametrare l’importo dell’incentivo in base alla riduzione dell’orario. 

Casi particolari e compatibilità

Nel caso di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti all’assunzione, l’incentivo non è applicabile. Tuttavia, qualora il lavoratore venga riassunto da un altro datore di lavoro, l’incentivo sarà fruibile per il periodo residuo, sempre che il nuovo rapporto sia instaurato entro il 31 dicembre 2025.

I datori di lavoro non possono fruire contemporaneamente del bonus giovani e di altri incentivi simili previsti dalla normativa vigente, come ad esempio quelli per l’assunzione di lavoratori disabili o per benefici legati al contratto di somministrazione. Tuttavia, sono compatibili con il bonus giovani altre agevolazioni, come quelle per le lavoratrici madri.

Tutti i dettagli nella Circolare INPS 90/2025 del 12 maggio 2025.