Biancaneve, flop al botteghino: incassi sotto le aspettative

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Mar 24, 2025 - 09:45
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Biancaneve, flop al botteghino: incassi sotto le aspettative

Biancaneve non parte bene

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Il tanto discusso remake live-action di Biancaneve e i sette nani, ispirato al classico d’animazione del 1937 che ha dato il via all’impero cinematografico di Walt Disney, ha debuttato con 43 milioni di dollari negli Stati Uniti. Sebbene il risultato sia sufficiente per conquistare il primo posto nel weekend di apertura, si tratta comunque di un risultato al di sotto delle stime, persino inferiore ai 45 milioni incassati da Dumbo di Tim Burton nel 2019.

A livello internazionale, il film ha aggiunto 44,3 milioni di dollari, portando il totale globale del primo weekend a 87,3 milioni di dollari, lontano dall’obiettivo iniziale di superare i 100 milioni. Un risultato deludente per una produzione da 250 milioni di dollari, che rappresenta uno dei titoli chiave dell’anno per Disney.

La nota positiva è che Biancaneve non dovrà affrontare concorrenti diretti nelle prossime settimane, almeno fino al debutto di Minecraft della Warner Bros., previsto per il 4 aprile. Gli analisti di Disney sperano che il film possa seguire un percorso di crescita simile a quello di Mufasa: Il re leone, che ha esordito con soli 35 milioni di dollari ma ha poi superato i 700 milioni a livello globale.

Nonostante le criticità, si tratta della seconda migliore apertura dell’anno dopo Captain America: Brave New World, che nel suo sesto weekend ha aggiunto altri 4,1 milioni, raggiungendo un totale globale di oltre 400 milioni di dollari (di cui 192,1 milioni nel solo mercato statunitense).

Il film diretto da Marc Webb ha risentito delle numerose polemiche che lo hanno accompagnato sin dall’annuncio, tra cui la scelta di Rachel Zegler – attrice di origini colombiane – nel ruolo della protagonista, che ha scatenato reazioni contrastanti. Zegler, inoltre, ha espresso pubblicamente solidarietà alla causa palestinese, mentre Gal Gadot, di nazionalità israeliana e interprete della regina Grimilde, è stata criticata per le sue dichiarazioni sul conflitto in Gaza. Queste tensioni geopolitiche hanno inevitabilmente influenzato parte della percezione del pubblico.

A livello di CinemaScore, il film ha ottenuto un B+, un risultato inferiore rispetto alla media dei live-action Disney, che in genere ricevono voti nella fascia A. Tuttavia, tra il pubblico under 18, il punteggio migliora a A-, segno di una maggiore apprezzamento da parte delle nuove generazioni.

Nel confronto con altri remake Disney, Biancaneve mostra un debutto particolarmente debole. La Bella e la Bestia ha esordito con 174,6 milioni di dollari nel 2017, Cenerentola con 67,9 milioni nel 2015, mentre Maleficent aveva incassato 69 milioni nel 2014 (il sequel si era fermato a 37 milioni).

Un altro fattore determinante è la scarsa familiarità del pubblico più giovane con la storia di Biancaneve, un personaggio nato quasi 90 anni fa. Al contrario, titoli come La Bella e la Bestia (1991) o Cenerentola (1950) sono rimasti presenti nell’immaginario collettivo grazie a ripetute visioni domestiche e una costante presenza nel merchandising Disney.

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