"Bene il nuovo obbligo". Sì della Lega bagnini alla sorveglianza lunga

I ‘Cavalieri del mare’ sulla presenza di personale in spiaggia da metà mese "Avevamo già proposto in Regione la possibilità di un controllo maggiore".

Mag 7, 2025 - 07:30
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"Bene il nuovo obbligo". Sì della Lega bagnini alla sorveglianza lunga

VIAREGGIO

Gli ombrelloni si stanno già popolando, tra asciugamani e creme solari di turisti che hanno sfruttato le festività che si sono susseguite dalla Pasqua al primo maggio e gli stessi viareggini che, allo stesso modo, hanno deciso di fare, sebben ghiacciato, il primo bagno. E, se, da una parte, tra i proprietari degli stabilimenti balneari c’è un tentativo di districarsi con le norme imposte e la carenza degli addetti ai lavori, dall’altra parte, invece, chi sulla battigia, vigilando, lavora da anni e da tempo porta avanti lotte per migliorare la situazione lavorativa della propria categoria, ha visto arrivare, qualche risposta a necessità da loro espresse, come l’importanza della sorveglianza prolungata. "Avevamo già presentato delle proposte al riguardo - commenta Massimiliano Pezzini della Lega Bagnini della Versilia, dimostrandosi a favore della nuova norma che impone l’obbligo dei bagnini sulla spiaggia dal 17 maggio fino al 21 settembre - Perché secondo noi da quando ci sono gli ombrelloni dovrebbe esserci anche la sorveglianza. Si paga per andare al mare, ed è giusto che una forma di salvataggio sia garantita, per esempio con una torretta ogni due o quattro, o con orari ridotti. Eravamo appunto partiti in Regione con questa trattativa e la norma imposta da Roma è forse anche troppo esagerata, con l’obbligo dalle 9 alle 19 in bassa stagione. Ma per noi è comunque un lavorare di più e garantire un servizio migliore". Ed è una piccola conquista, quella per una categoria di lavoratori per cui, ogni anno, sembra esserci sempre meno personale, e "questo perché la responsabilità penale è alta, soprattutto per i minorenni, per cui sarebbe giusto far fare loro un apprendistato - continua Massimiliano Pezzini - Il bagnino deve fare brevetto, devi saper nuotare e superare delle prove, con l’aggiunta della responsabilità penale. Le prove per il brevetto è giusto farle, ma noi come Lega riteniamo che siano organizzate in modo sbagliato, perché dovrebbero avvenire ogni anno e sono uguali per tutti, senza distinzione di età e di sesso, ma il salvataggio a nuoto non è una gara, ma prevede di partire piano per avere energia al ritorno. Un altro motivo, poi, della scarsità di bagnini, è la paga bassa - conclude Pezzini - E siamo infatti impegnati nel rinnovo della trattativa per migliorare la situazione e i contratti".

Gaia Parrini