Autovelox non omologati ma approvati, salta la sanatoria, il Ministero blocca il decreto

Il Ministero delle Infrastrutture ha bloccato il decreto per l’omologazione d’ufficio degli autovelox, annullando la sanatoria proposta per gli apparecchi approvati dopo agosto 2017. L'articolo Autovelox non omologati ma approvati, salta la sanatoria, il Ministero blocca il decreto proviene da newsauto.it.

Mar 24, 2025 - 12:21
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Autovelox non omologati ma approvati, salta la sanatoria, il Ministero blocca il decreto
Autovelox omologati ed approvati

Le multe da autovelox approvati ma non omologati sono lecite? Il governo, su indicazione” diretta di Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, ha sospeso il decreto sugli autovelox poche ore dopo averlo trasmesso all’UE, affermando che servono ulteriori approfondimenti. Il provvedimento prevedeva l’omologazione automatica per i dispositivi approvati dopo agosto 2017 e la disattivazione di quelli precedenti fino alla loro omologazione.

Decreto autovelox non omologati

Il Ministero delle Infrastrutture ha sospeso il decreto sugli autovelox non omologati, ufficialmente per la necessità di ulteriori approfondimenti. Il provvedimento prevedeva l’omologazione automatica per i dispositivi approvati dal 2017, imponendo invece lo spegnimento di quelli precedenti fino alla regolarizzazione. Secondo alcuni, il dietrofront potrebbe essere legato a possibili obiezioni dell’UE, dato che l’omologazione d’ufficio sarebbe in contrasto con il Codice della Strada. Altri ritengono che il governo abbia ritenuto inopportuno far entrare in vigore la norma in estate, rischiando di bloccare gran parte degli strumenti attualmente in uso: solo il 12% avrebbe beneficiato della sanatoria, mentre l’88%, ossia quelli approvati prima, sarebbero dovuti essere disattivati fino all’omologazione. Tuttavia, il decreto non sarebbe stato immediatamente operativo, dato che era ancora in fase di consultazione pubblica fino al 24 giugno. Più probabilmente, il nodo principale riguarda la sanatoria prevista solo per gli autovelox approvati dal 2017, che ora appare meno scontata. Intanto, il decreto è ancora disponibile sul portale UE Tris, dove era stato pubblicato il 21 marzo.

Che cosa prevedeva la sanatoria sugli Autovelox approvati omologati dal 2017 (bloccata)

Il decreto Salvini, pubblicato il 21 marzo 2025 e ora bloccato, prevedeva l’omologazione automatica per il 12% degli autovelox approvati dopo agosto 2017, senza passare per il Ministero delle Imprese. L’88% dei dispositivi, invece, avrebbe dovuto essere disattivato fino alla regolare omologazione. Infatti solo quelli approvati a partire da agosto 2017 potevano essere automaticamente omologati, poiché conformi alle norme sulla taratura. Al contrario, quelli approvati prima di tale data, dovevano essere disattivati fino al completamento dell’omologazione.

Gli autovelox con omologazione automatica

Secondo il decreto, ora però bloccato, la sanatoria riguardava dodici dispositivi. Eccoli di seguito:

1. Celeritas Mse 2021: decreto dirigenziale n. 401 del 19/08/2024
2. Tutor 3.0: decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/2024
3. Vergilius Plus: decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/2024
4. Celeritas Mvd 2022: decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/2023
5. Vrs Evo 2: decreto dirigenziale n. 271 dell’11/07/2023
6. T-Exspeed: decreto dirigenziale n. 236 del 05/06/2023
7. K53800_Speed: decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/2021
8. Tcs-Traffic control system: decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/2021
9. Autosc@n Speed: decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/2021
10. Celeritas Mvd 2020: decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/2021
11. Aguia Red & Speed: decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/2021
12. Velocar Red&Speed Evo M: decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017

Autovelox non approvati che erano da spegnere

Il motivo del blocco potrebbe risiedere nelle pressioni ricevute dal Ministero riguardo allo spegnimento della maggior parte degli autovelox, tra cui gli Autovelox 106, 106 SE e i Tutor di vecchia generazione, che avrebbero necessitato dell’omologazione per restare in funzione.

Autovelox omologati ed approvati
Solo il 12% avrebbe beneficiato della sanatoria, mentre l’88% sarebbe dovuto essere disattivato fino all’omologazione

I produttori avevano sei mesi per presentare domanda di omologazione, con possibilità di inviare entro 30 giorni le certificazioni già conformi. Il Ministero aveva poi 60 giorni per valutare e rilasciare l’omologazione in caso di esito positivo.

Cosa dice il Codice della Strada

Per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità, sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate, anche per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, nonché le registrazioni del cronotachigrafo e i documenti relativi ai percorsi autostradali, come precisato dal Regolamento: articolo 142 del Codice della Strada, al comma 6. Morale: i dispositivi devono essere omologati. Non basta che siano approvati. Da qui è nata la diatriba sugli autovelox, culminata nella sentenza della Cassazione 10505/2024, che ha annullato le multe basate sulla sola approvazione.

Autovelox non omologati ma approvati, riassunto delle puntate precedenti

Ad aprile 2024, la Cassazione con l’ordinanza 10505/2024 ha stabilito che le multe da autovelox basate sulla sola approvazione sono nulle, richiedendo l’omologazione. Gli automobilisti hanno vinto, mentre i Comuni hanno perso.

A gennaio 2025, in attesa delle norme di omologazione, il Ministero dell’Interno ha emesso una direttiva a causa dell’alto numero di ricorsi vincenti. La circolare dell’Avvocatura di Stato ha cercato di difendere la posizione dei Comuni, affermando che approvazione e omologazione fossero equivalenti, ma ha avvertito che un ricorso in Cassazione contro questa interpretazione avrebbe avuto alte probabilità di essere considerato inammissibile o infondato.

Il 14 marzo 2025, la Cassazione con la sentenza 10365/2025 ha confermato il sequestro degli autovelox che erano stati solo approvati, ribadendo che approvazione e omologazione non sono la stessa cosa.

L’Omologazione dell’autovelox

L’omologazione consiste in una procedura amministrativa (come l’approvazione) e tecnica. Per garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico: cioè per dare le multe solo a chi va troppo veloce.

Violazione limiti di velocità, la novità col nuovo Codice della Strada 2025

Chiunque supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 173 a euro 694. Se la violazione è commessa all’interno del centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, si applicano la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 220 a euro 880 e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni. 

Nei casi di accertamento, con le modalità di cui ai commi 6 e 6 -bis, di più violazioni dei commi 7, 8, 9 o 9-bis del presente articolo, commesse dallo stesso veicolo in tratti stradali ricadenti nella competenza del medesimo ente e in un periodo di tempo non superiore a un’ora, si applicano, se più favorevoli, le sanzioni amministrative previste per la violazione più grave aumentate di un terzo. Il periodo di tempo di cui al primo periodo decorre dal momento in cui è stata commessa la violazione accertata per prima. Si osservano, in quanto compatibili, le disposizioni dell’articolo 198-bis.

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