Autovelox, bloccato il decreto da inviare a Bruxelles. Salvini: “servono approfondimenti”

Il Mit ha deciso di stoppare lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox e che era in fase di trasmissione a Bruxelles. La sospensione arriva su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini che ha spiegato che “sono necessari ulteriori approfondimenti“. Il decreto stabilisce che, a partire da luglio, gli autovelox approvati dal 2017 in poi – già conformi alle nuove norme di taratura – debbano essere considerati automaticamente omologati, senza ulteriori passaggi burocratici, cosa che metterebbe fine ai ricorsi contro le multe. Tutti gli altri, quelli più datati, devono invece essere spenti fino al completamento del processo di omologazione. Il caos sul tema degli autovelox era nato infatti da una sentenza del 18 aprile 2024 della Corte di Cassazione che ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se il dispositivo che le ha comminate non è omologato. Dopo la decisione del Mit l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale (Asaps) ha chiesto “un nuovo provvedimento urgente e con una attenta analisi“. Secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione “aveva già evidenziato come l’art.6 del decreto, nelle disposizioni transitorie, avrebbe comportato, in piena estate e con l’esodo degli italiani per le vacanze, la disattivazione della stragrande maggioranza degli apparati di controllo velocità, compresi i Tutor 1.0 e 2.0 sulle autostrade, perché approvati prima dell’agosto 2017″. La conseguenza sarebbe stata una sorta di “libera tutti“. Polemiche anche le associazioni dei consumatori, secondo le quali il rinvio non fa che aumentare la confusione su una questione che resta particolarmente ingarbugliata. «L’effetto della sospensione – avverte il Codacons – sarà che gli enti locali continueranno ad usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni elevate dagli autovelox». Assoutenti propone invece forme di conciliazione paritetica tra Comuni e cittadini per evitare la valanga di ricorsi cui si è assistito negli ultimi anni. Per il momento Il Mit non ha fatto sapere se il decreto verrà modificato, riscritto o superato del tutto. Ma una cosa è certa: la pioggia di ricorsi non si ferma, almeno per il momento. L'articolo Autovelox, bloccato il decreto da inviare a Bruxelles. Salvini: “servono approfondimenti” proviene da Business24tv.it. Autovelox, bloccato il decreto da inviare a Bruxelles. Salvini: “servono approfondimenti”

Mar 24, 2025 - 09:42
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Autovelox, bloccato il decreto da inviare a Bruxelles. Salvini: “servono approfondimenti”

Il Mit ha deciso di stoppare lo schema di decreto che regolamenta l’uso degli autovelox e che era in fase di trasmissione a Bruxelles. La sospensione arriva su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini che ha spiegato che “sono necessari ulteriori approfondimenti“.

Il decreto stabilisce che, a partire da luglio, gli autovelox approvati dal 2017 in poi – già conformi alle nuove norme di taratura – debbano essere considerati automaticamente omologati, senza ulteriori passaggi burocratici, cosa che metterebbe fine ai ricorsi contro le multe. Tutti gli altri, quelli più datati, devono invece essere spenti fino al completamento del processo di omologazione.

Il caos sul tema degli autovelox era nato infatti da una sentenza del 18 aprile 2024 della Corte di Cassazione che ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se il dispositivo che le ha comminate non è omologato.

Dopo la decisione del Mit l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale (Asaps) ha chiesto “un nuovo provvedimento urgente e con una attenta analisi“. Secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione “aveva già evidenziato come l’art.6 del decreto, nelle disposizioni transitorie, avrebbe comportato, in piena estate e con l’esodo degli italiani per le vacanze, la disattivazione della stragrande maggioranza degli apparati di controllo velocità, compresi i Tutor 1.0 e 2.0 sulle autostrade, perché approvati prima dell’agosto 2017″. La conseguenza sarebbe stata una sorta di “libera tutti“.

Polemiche anche le associazioni dei consumatori, secondo le quali il rinvio non fa che aumentare la confusione su una questione che resta particolarmente ingarbugliata. «L’effetto della sospensione – avverte il Codaconssarà che gli enti locali continueranno ad usare apparecchi non omologati e gli automobilisti multati ad impugnare le sanzioni elevate dagli autovelox». Assoutenti propone invece forme di conciliazione paritetica tra Comuni e cittadini per evitare la valanga di ricorsi cui si è assistito negli ultimi anni.

Per il momento Il Mit non ha fatto sapere se il decreto verrà modificato, riscritto o superato del tutto. Ma una cosa è certa: la pioggia di ricorsi non si ferma, almeno per il momento.

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