Arezzo con Papa Francesco: pullman al via per i funerali. Lutto per le strade
L’attesa per le esequie del Pontefice, che si svolgeranno in Vaticano sabato 26 aprile alle 10. Tanti fedeli decisi a partire per la Capitale

Arezzo, 23 aprile 2025 – I segni del lutto e l’abbraccio della diocesi. Sono le coordinate che scandiscono i giorni del dolore e del ricordo, da qui ai funerali, sabato in San Pietro. Le disposizioni uscite dal Consiglio dei ministri, da ieri si traducono in segni tangibili, sulla facciate dei palazzi del governo o negli uffici pubblici di ogni comune.
Segni che raccontano come Arezzo e la provincia aderiscano ai cinque giorni di lutto nazionale proclamati da Palazzo Chigi.
Bandiere a mezz’asta sui pennoni della Prefettura, a Palazzo Cavallo e nell’edificio della Provincia e poi a cascata in ogni paese del territorio.
Domani a Palazzo Cavallo è convocato il consiglio comunale che resta confermato in quanto appuntamento istituzionale ma di carattere operativo: all’esame dell’assemblea, infatti, ci sono i documenti economici, dalla variazione al bilancio di previsione 2025-2027, l’approvazione delle tariffe Tari per l’anno in corso, il rendiconto 2024 del Comune e dell’istituzione Biblioteca, oltre alla pratica urbanistica sull’aggiornamento del quadro conoscitivo del piano strutturale).
La seduta consiliare sarà aperta da un momento di raccoglimento in memoria di Papa Fran cesco. Identica procedura nelle scuole aretine con un minuto di silenzio a scandire l’avvio di ogni lezione.
Confermate le celebrazioni del 25 aprile “ma con la sobrietà che la circostanza impone” è l’indicazione del ministro Musumeci. Celebrazioni che segnano l’ottantesimo anniversario della Liberazione: tante le iniziative dalla città alla provincia (come riferiamo nell’articolo a seguire) a rimarcare il valore e l’importanza di questo appuntamento per ogni comunità che custodisce la memoria di una ricorrenza storica.
Un registro delle condoglianze è l’iniziativa della Prefettura: da oggi e fino al giorno dei funerali gli aretini potranno lasciare un pensiero per Francesco (dalle 8 alle 20). Fin qui l’aspetto laico della vigilia dell’ultimo saluto a Francesco.
La Diocesi vive questa fase con alcuni passaggi-chiave che culmineranno domani sera in Cattedrale (alle 21.15). Il vescovo Andrea celebrerà la Messa in suffragio alla quale chiama i fedeli. Momenti di preghiera coinvolgono tutte le parrocchie invitate dal vescovo a ricordare Papa Francesco durante le celebrazioni liturgiche quotidiane. Ma c’è un viaggio a Roma, in calendario da tempo, che ora acquista un significato diverso, più profondo.
Venerdì Migliavacca raggiungerà la Capitale insieme a più di quattrocento adolescenti: è il Giubileo dedicato ai ragazzi e voluto dal pontefice nella calendarizzazione dei pellegrinaggi a tema.
“C’è stata una bella risposta da parte di tantissimi ragazzi che hanno aderito e con i quali vivremo un’esperienza molto importante, che lascerà una traccia in tutti noi”, sottolinea il vescovo. Un pellegrinaggio che incrocia il giorno dei funerali ai quali lo stesso Migliavacca prenderà parte. Custodisce un legame speciale con il Papa argentino: è stato Bergoglio a volerlo vescovo “prima a San Miniato poi ad Arezzo. Ricordo il primissimo incontro: l’ho ringraziato per la fiducia e lui mi ha detto ’stai tra la gente’”.
Quella raccomandazione è diventato il faro del suo episcopato”. Ragione di più per essere in San Pietro a dare l’ultimo saluto al Papa “venuto dalla fine del mondo”. A Roma ci sarà anche una delegazione di Rondine guidata da Franco Vaccari.
E una delegazione dei frati della Verna, il Sacro Monte al quale Bergoglio desiderava salire. Nei reiterati inviti dei religiosi presenti alla Messa della sua elezione, tutto lasciava presagire alla possibilità di una visita. In quei luoghi dove il poverello ha ricevuto le Stimmate e ai quali il Papa ha attinto per il governo della Chiesa.