Allarme sui vini europei: "Contaminati da Tfa". I rischi per la salute dell’acido trifluoroacetico

Un vero e proprio boom dal 2010 in poi, mette in guardia Pesticide Action Network Europe. La ricercatrice Salomé: "Vietare i pesticidi PFAS"

Apr 23, 2025 - 14:12
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Allarme sui vini europei: "Contaminati da Tfa". I rischi per la salute dell’acido trifluoroacetico

Roma, 23 aprile 2025 - Attenzione ai vini europei: sono sempre più contaminati da una sostanza che è ritenuta essere causa, fra le altre cose, di infertilità. A lanciare l'allarme è Pesticide Action Network Europe, che ha testato 49 bottiglie presenti in commercio e prodotte nel continente. La sostanza in questione è il TFA, l'acido trifluoroacetico, derivato fluorurato dell'acido acetico di formula CF3COOH. 

A temperatura ambiente si presenta sotto forma di liquido, ed è caratterizzato da un pungente odore d'aceto. Il TFA è nocivo, corrosivo e pericoloso per l'ambiente.

La ricerca del Pan dimostra che la sostanza non era presente nei vini prodotti prima del 1988, mentre la sua concentrazione è via via aumentata con un preoccupante boom dal 2010 in poi. I livelli nei vini biologici sono invece più contenuti.

"I vini che contenevano la più alta concentrazione di TFA, in media, erano anche quelli in cui abbiamo trovato la più alta quantità di residui di pesticidi", le parole di Salomé Roynel riprese dal Guardian. La ricercatrice esorta l'Unione Europea a vietare l'utilizzo di pesticidi PFAS, a base di sostanze chimiche e ampiamente utilizzati nell'agricoltura. Tuttavia, secondo quanto riportato dalla testata britannica, le autorità europee sono sempre state disinteressate ai potenziali effetti dannosi del TFA. Recenti studi sui mammiferi hanno invece dimostrato che potrebbe causare problemi riproduttivi.

Hans Peter Arp, ricercatore presso l'Università norvegese di scienza e tecnologia e principale autore di questi studi - seppur non coinvolto nel rapporto di Pesticide Action Network Europe - ha ammesso che i risultati sono "scioccanti". "Fornisce ulteriori prove del fatto che i pesticidi PFAS possono essere una fonte importante di TFA nelle aree agricole, insieme ad altre fonti come refrigeranti e prodotti farmaceutici", ha specificato lo scienziato.

Si tratta di uno screening preliminare che necessita approfondimenti. Vanno nella stessa direzione però i risultati di uno studio pubblicato lo scorso novembre da parte di diversi ricercatori tedeschi, che ha dimostrato che la concentrazione di TFA nelle acque sotterranee dei terreni agricoli è decisamente più elevata rispetto a quella registrata in aree non adibite all'agricoltura.