AIPB conferma Ragaini alla presidenza
Confermata Antonella Massari in qualità di segretaria generale. Rinnovati comitato direttivo e consiglio di amministrazione e delineate tre linee programmatiche per il triennio. L'assemblea degli associati ha votato per la prima volta in 20 anni per mantenere la continuità della presidenza. L'articolo AIPB conferma Ragaini alla presidenza proviene da FundsPeople Italia.

L'assemblea degli associati dell'Associazione italiana private banking (AIPB) ha rieletto Andrea Ragaini in qualità di presidente per il 2025-2028; è la prima volta nei 20 anni di storia dell'associazione che l'assemblea vota per mantenere la continuità della carica per due trienni consecutivi. L'assemblea, tenutasi oggi 6 maggio a Milano, ha anche confermato Antonella Massari in qualità di segretaria generale, e ha rinnovato Comitato Direttivo e Consiglio di Amministrazione, sempre in piena continuità con gli anni precedenti.
La scelta di confermare l’attuale governance è coerente con la volontà di proseguire il "progetto strategico avviato nel triennio precedente, con una visione di lungo periodo, per affrontare al meglio le sfide future del settore”, ha commentato Ragaini in una nota a seguito dell'assemblea.
Tre linee programmatiche per il 2025-2028
L'assemblea degli associati ha quindi definito le linee programmatiche per il prossimo triennio, sulla scia del percorso già intrapreso negli anni passati. Tre gli obiettivi e gli ambiti di azione principali: consolidare il ruolo del private banking e della gestione professionale del risparmio per la crescita del Paese, facendo leva anche sulle disposizioni della Savings and Investment Union (SIU) europea; connettere il risparmio privato con l'economia reale, e in particolare le PMI, valorizzando il ruolo del private banking come ponte tra i due; promuovere un nuovo paradigma in cui la pianificazione patrimoniale privata sarà complementare al welfare, alla protezione sociale pubblica, e alle sfide dell'invecchiamento demografico.
Il secondo mandato alla presidenza, ha dichiarato Ragaini, arriva in un momento di "importante trasformazione politica, economica e sociale, dove il contributo degli investimenti dei capitali privati avrà un ruolo di crescente importanza".
Il bilancio sul triennio passato
Nel 2022-2024, il private banking ha registrato risultati solidi, con AuM in aumento da 1.037 miliardi di euro a fine 2021 ai 1.257 miliardi di fine 2024, con una crescita cumulata del 21,2 per cento. Un risultato reso possibile dalla raccolta netta pari a 146 miliardi di euro, in crescita dell'11,4% nel periodo, e dall'effetto favorevole delle performance finanziarie, che ha contribuito per 35 miliardi. Positivo anche l'ingresso di nuovi operatori nel settore, che ha portato 71 miliardi di masse, aiutando così a incrementare la quota totale di mercato del private banking sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane al 34 per cento.
Nel triennio passato, rileva AIPB, si è registrato un forte ritorno verso gli strumenti amministrati, dal 22% del 2021 al 31% del 2024, mentre il risparmio gestito è sceso dal 40% al 35% e l'assicurativo è sceso dal 23% al 20 per cento. In lieve calo liquidità e depositi, dal 16% al 14 per cento.
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