Affitti brevi: a Firenze nuove regole con multe fino a 10mila euro

Il Comune toscano dispone requisiti più severi per alloggi, autorizzazioni e norme di comportamento, multe da mille a 10mila euro.

Mag 9, 2025 - 10:28
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Affitti brevi: a Firenze nuove regole con multe fino a 10mila euro

Stretta sugli affitti brevi a Firenze: il Consiglio Comunale ha approvato una delibera sulle locazioni turistiche con requisiti stringenti per gli alloggi e per le autorizzazioni. Il nuovo Regolamento è stato approvato nella seduta del  5 maggio ed entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione sull’albo pretorio.

Stabilito un limite di 28 metri quadri per la dimensione degli appartamenti e la durata almeno quinquennale delle autorizzazioni, oltre a regole ulteriori sulla sicurezza, controlli sulla regolarità dei contratti e sanzioni fino a 10mila euro in caso di irregolarità.

Affitti brevi con regole su misura: il caso Firenze

Dopo il caso Sirmione, arriva dunque un nuovo tentativo di regolamentazione degli affitti brevi a tutela del mercato immobiliare.  «Il nostro obiettivo – spiega la sindaca Sara Funaro -, è mettere delle regole e dei limiti chiari, come lo stop a nuove locazioni turistiche nell’area Unesco, oltre ad aver avviato uno studio che monitora anche le zone al di fuori del centro storico. Perché abbiamo bisogno di una città non solo con regole per gli affitti turistici brevi, ma anche di una città in cui il mercato immobiliare sia sostenibile per i cittadini, per i lavoratori, per le famiglie e anche per i tanti studenti che vengono qui e non riescono a trovare casa».

Le dimensioni e i requisiti degli alloggi

Gli alloggi per essere adatti all’affitto breve devono avere una superficie pari ad almeno 28 metri quadri. Ci sono dimensioni da rispettare anche per le camere: almeno 9 mq per le singole, e 14 mq per le doppie. Queste regole non si applicano nel caso in cui la locazione breve riguardi porzioni di unità immobiliari in cui il proprietario abiti ed abbia la residenza.

Autorizzazioni e multe

Il regolamento prevede poi che non vengano rilasciate nuove autorizzazioni all’interno dell’area Unesco, in pratica il centro storico. L’Amministrazione si riserva di modificare aree omogenee o introdurne di nuove, e di introdurre ulteriori criteri e limiti (dentro e fuori l’area UNESCO), anche a seguito dei risultati del monitoraggio sul fenomeno che sarà svolto in collaborazione con il Dipartimento MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma.

Viene istituito un apposito Registro comunale per queste attività, le cui autorizzazioni restano valide per cinque anni e sono legate sia al proprietario sia all’abitazione. Decadono ad esempio nel caso in cui intervenga una compravendita. Chi gestisce l’attività di affitto breve senza essere in regola rischia multe da mille a 10mila euro.

La mancata attività per almeno 12 mesi comporta la decadenza dell’autorizzazione, a meno che durante questo periodo l’alloggio venga affittato con contratti di locazione superiori ai 30 giorni.

Regole di sicurezza e di comportamento

Sono poi previste norme di sicurezza e regole di comportamento da rispettare obbligatoriamente. Sul primo fronte, le unità immobiliari devono essere dotate delle seguenti attrezzature:

  • dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti;
  • estintori da ubicare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e in ogni caso da installare ogni 200 metri quadrati.

Per quanto riguarda invece le regole di comportamento, devono essere fornite istruzioni multilingua sulla raccolta differenziata, con sacchetti e dispositivi per effettuarla in modo corretto. Un vademecum sul rispetto della quiete, sulle norme di pulizia, sul decoro di scale, ascensori e androni, sul trasporto pubblico, e sul divieto di gettare sostanze inquinanti negli scarichi. I turisti vanno in pratica informati in modo chiaro sulle regole che bisogna rispettare anche nel corso della visita in città.