Addio incidenti mortali in bici? Subaru presenta il primo airbag esterno che salva i ciclisti
La mobilità in bicicletta è in costante crescita, soprattutto nelle città. Sempre più persone scelgono di pedalare ogni giorno per andare al lavoro, a scuola, o semplicemente per spostarsi in modo più sostenibile. Ma se da un lato la bici è sinonimo di libertà e rispetto per l’ambiente, dall’altro resta alta la vulnerabilità di chi...

La mobilità in bicicletta è in costante crescita, soprattutto nelle città. Sempre più persone scelgono di pedalare ogni giorno per andare al lavoro, a scuola, o semplicemente per spostarsi in modo più sostenibile. Ma se da un lato la bici è sinonimo di libertà e rispetto per l’ambiente, dall’altro resta alta la vulnerabilità di chi pedala, soprattutto in mezzo al traffico motorizzato.
Nonostante campagne di sensibilizzazione, piste ciclabili (spesso insufficienti) e nuove regole del codice della strada, gli incidenti che coinvolgono ciclisti continuano ad aumentare. È in questo contesto che arriva una novità tecnologica che fa discutere: Subaru ha presentato un airbag esterno pensato appositamente per proteggere i ciclisti in caso di impatto con un’auto.
Un airbag che si apre sul cofano dell’auto
La nuova tecnologia è stata mostrata in anteprima durante il Japan Mobility Show 2024 a Tokyo. Si tratta di un airbag che, in caso di collisione con un ciclista, si gonfia in pochi istanti sulla parte anteriore del veicolo, coprendo il cofano, i fari e il parabrezza. L’obiettivo è ridurre l’impatto diretto sul corpo del ciclista, spesso proiettato violentemente contro queste superfici dure.
A differenza di altri sistemi simili testati in passato, questo dispositivo è pensato esclusivamente per chi va in bici, e non per i pedoni. Subaru ha infatti lavorato su una dinamica d’urto specifica: i ciclisti viaggiano a velocità superiori rispetto ai pedoni e la loro posizione elevata sul sellino li espone a traumi più gravi in caso di urto.
L’airbag esterno, installato su un prototipo di Subaru Forester, è attivato da una rete di sensori che rilevano il pericolo imminente e fanno partire il gonfiaggio nel giro di millisecondi. L’intento è evitare le conseguenze più gravi, come traumi cranici o fratture multiple, che sono tra le principali cause di morte in questi incidenti.
Più ciclisti, più incidenti
Il fatto che una casa automobilistica abbia investito nella progettazione di un airbag dedicato ai ciclisti è un segnale importante, ma non basta una soluzione tecnica per risolvere un problema strutturale. Oggi i ciclisti devono ancora fare i conti con infrastrutture insufficienti, strade pericolose e automobilisti spesso distratti.
Secondo i dati più recenti, gli incidenti che coinvolgono biciclette sono in costante aumento, anche a causa del crescente uso della bici nelle aree urbane. E mentre si discute di come incentivare la mobilità sostenibile, spesso si dimentica di proteggere davvero chi la sceglie ogni giorno.
Subaru ha dichiarato che il suo obiettivo è contribuire a ridurre le vittime della strada, e questa tecnologia potrebbe essere un tassello in più. Ma la domanda resta: basterà un airbag a salvare i ciclisti o serve una visione più ampia, che parta da una pianificazione urbana più sicura e inclusiva?
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Fonte: YouTube – @mijyu_kuroki
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