Addio alla fisica Yvonne Choquet-Bruhat, pioniera nello studio delle onde gravitazionali

Addio alla fisica francese Yvonne Choquet-Bruhat, pioniera nello studio delle onde gravitazionali e la prima a fornire la prova matematica dell’esistenza di soluzioni dell’equazione di Albert Einstein. La scienziata è morta a Parigi all’età di 101 anni (compiuti lo scorso 29 dicembre). La notizia della scomparsa è stata pubblicata dal quotidiano Le Monde. Si è spenta martedì 11 febbraio, Giornata internazionale delle donne e ragazze nella scienza, istituita dall’Unesco nel 2015: una coincidenza simbolica per colei che è stata la prima donna a essere eletta all’Académie des Sciences nel 1979. È stata anche la prima donna a vincere il secondo premio al concorso di fisica generale del 1940 e la prima donna a ricevere una medaglia d’argento al Consiglio nazionale delle ricerche francese nel 1958.

La sua longevità ha permesso alla scienziata francese specialista della gravitazione e della relatività generale di incontrare il padre di questa teoria Albert Einstein. Tra il 1951 e il 1952, dopo aver completato la sua tesi di laurea sotto la supervisione del matematico André Lichnerowicz (1915-1998), entrò a far parte dell’Institute for Advanced Study di Princeton, nel New Jersey, dove lavorava il famoso fisico Premio Nobel e a cui illustrò il suo lavoro “Théorème d’existence pour certains systèmes d’équations”.

“Einstein mi disse di parlare francese perché capiva la lingua, ma che mi avrebbe risposto in inglese perché aveva perso la capacità di parlare francese”, ricorda Yvonne Choquet-Bruhat nel suo libro di memorie “Une mathématicienne dans cet étrange univers” (Odile Jacob, 2016). Yvonne Choquet-Bruhat ha insegnato negli atenei di Marsiglia, Reims e poi a Parigi presso la Facoltà di Scienze, che in seguito è diventata l’Università Pierre e Marie Curie.

Nel 1952 fu prima a fornire la prova matematica dell’esistenza di soluzioni dell’equazione di Einstein, compresa la prima prova rigorosa che esse implicano con la propagazione delle onde gravitazionali alla velocità della luce. Le sue nuove formulazioni delle equazioni di Einstein hanno portato a progressi nel calcolo delle onde gravitazionali emesse durante il collasso e la fusione di due buchi neri. Questi risultati sono stati utilizzati per il rilevamento delle onde gravitazionali da parte di Virgo/Ligo. Si è inoltre distinta, tra l’altro, nello studio dei cambiamenti di gravità, con un campo scalare di Einstein, e della supergravità, con prove matematiche di esistenza e applicazioni alla cosmologia. Ha ricevuto il premio Dannie-Heineman dell’American Physical Society nel 2003 e il premio Marcel Grossmann nel 2004.

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