Allergie da pollini, ora arrivano in anticipo. L’esperto: “Individuate le molecole specifiche, la terapia c’è”
Il professor Roberto Bernardini spiega quali sono i sintomi e le cure più adatte. Il soggetto allergico può anche avere intolleranze ad certi alimenti. “La diagnostica molecolare riesce a dare risposte chiare sui rischi”

Empoli, 20 marzo 2025 – La fine dell’inverno, tra i più caldi mai registrati in Europa, si porta dietro un fastidioso anticipo delle allergie da pollini. Lo sa bene chi è alle prese con occhi gonfi e lucidi, naso che cola e starnuti perenni. Che fare? Lo spiega il professor Roberto Bernardini, direttore della Pediatria e Neonatologia dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, docente della scuola di specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università di Pisa e presidente della Società italiana di Pediatria - sezione Toscana.
Professore quali sono i principali sintomi dell’allergia da polline?
“Le manifestazioni cliniche, tipiche della rinite allergica, sono naso che cola, starnuti a salve, naso chiuso, prurito nasale, congiuntivite concomitante con lacrimazione, prurito congiuntivale, occhi rossi. Nei bambini con rinite allergica è comune la presenza delle cosiddette comorbilità: asma bronchiale, alterazioni maxillo-facciali, otite, disturbi del sonno, ipertrofia adenoidea, sinusite”.
Quali sono i pollini responsabili della rinite allergica nei bambini?
“Nella nostra realtà, sono principalmente quelli delle graminacee, seguiti dal polline del cipresso, dell’olivo e della parietaria. Meno frequenti, anche se presenti sono le allergie ad altri pollini quali quelli della betulla, dell’artemisia, dell’ambrosia e del nocciolo. Molto utile è seguire sul sito Arpat della nostra Regione l’andamento delle concentrazioni giornaliere di tali pollini misurate nelle stazioni aerobiologiche di Firenze, Grosseto, Arezzo e Lido di Camaiore”.
È vero che i soggetti allergici ai pollini potrebbero manifestare allergie pure verso alcuni alimenti?
“In tutti i pollini è presente una famiglia di molecole che si chiamano profilina e che sono presenti anche nella frutta e verdura fresca. L’allergico alle profiline, oltre a presentare un aggravamento della rinite allergica, può presentare anche prurito in bocca, gonfiore della lingua e delle labbra, fastidio a deglutire, sensazione di chiusura in gola subito dopo assunzione di frutta e verdura fresche. Questi sintomi sono fonte di grande timore e di preoccupazione nel bambino che li presenta e nei genitori, però essendo le profiline molecole termolabili (si denaturano con la cottura della frutta e della verdura) e gastro labili (inattivate dall’acidità gastrica) non provocheranno mai negli allergici a tali molecole sintomi o quadri clinici generalizzati gravi, ma solo sintomi lievi, non pericolosi, anche se fastidiosi. Nei pollini, in particolare di betulla, è presente un’altra molecola (anch’essa termo labile e gastro labile) diversa dalle profiline e appartenente alla famiglia delle PR-10 e che, negli allergici a tale molecole, oltre a determinare una allergia respiratoria al polline che la contiene, può determinare, dopo assunzione di frutta e verdura fresca che la contiene, gli stessi sintomi provocati dalla profilina: solo in alcuni soggetti che presentano molecole appartenenti sempre alla famiglia delle PR-10 e specifiche per sedano e soia, la assunzione di questi ultimi due alimenti può determinare sintomi di allergia alimentare gravi quali anafilassi”.
Come evitare questi rischi?
“Grazie alla diagnostica allergologica molecolare è possibile l’individuazione delle molecole appartenenti alla famiglia delle profiline e delle PR-10 dando pertanto ai genitori del bambino risposte chiare relative ai rischi che il loro figlio corre nell’avere o nel non avere sintomi gravi in seguito alla assunzione di frutta e verdure fresche e di soia e sedano. Con la diagnostica molecolare possiamo individuare le molecole specifiche che sono quelle responsabili della comparsa delle allergie respiratorie. Questa individuazione ci permette di poter prescrivere una terapia eziologica specifica per un determinato polline: la cosiddetta immunoterapia specifica, comunemente detta vaccino contro l’allergia”.
Insieme alla diagnostica molecolare quali sono le ’armi’ terapeutiche contro le allergie?
“La novità è che nella terapia sintomatica della rinite allergica gli steroidi topici (spray nasale) sia da soli ma soprattutto in associazione con un antistaminico topico sono maggiormente efficaci e preferibili rispetto agli antistaminici orali”.