Morta a 19 anni sul traghetto, indagine per omicidio colposo
La procura di Torre Annunziata ha disposto anche gli esami tossicologici su Aurora Bellini. Intanto il rientro dei compagni in città. Fuori dall’Istituto lo scriscione “Brilla Auro”

Grosseto, 20 marzo 2025 – Sono rientrati in città nel primo pomeriggio di ieri i compagni e amici di Aurora Bellini, la ragazza di 19 anni morta durante una gita scolastica tra Napoli e Palermo. Dopo ore e ore trascorse nel traghetto che è stato teatro della tragedia, gli studenti sono rientrati in Maremma, ma non a scuola, e ciascuno ha fatto ritorno nelle proprie case.
Poche ore prima, alle 12 sempre ieri era stato osservato un minuto di silenzio all’Istituto tecnico ’Manetti-Porciatti’ dove Aurora frequentava la classe quarta, mentre alla recinzione dell’Istituto è stato affisso uno striscione bianco con una scritta rosa ’Brilla Auro’. Morta a 19 anni in gita, il dolore degli amici e quello striscione a scuola: “Brilla Auro”
In Campania nelle stesse ora gli investigatori hanno continuato a lavorare per mettere insieme i pezzi del puzzle e ricostruire che cosa è accaduto nei minuti precedenti il malore che la ragazza avrebbe accusato nella tarda serata di domenica, quando già la comitiva era sul traghetto, a una quarantina di miglia da Capri. L’allarme lanciato da alcuni compagni, quando lei è svenuta nel bagno, l’arrivo dei militari della Capitaneria di porto, le manovre di rianimazione e poi il disperato trasferimento con una motovedetta all’ospedale di Torre Annunziata, dove però Aurora è arrivata ormai senza vita. Poi il trasferimento della salma al nosocomio di Nocera Inferiore dove oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della ragazza, per capire che cosa ha stroncato il suo giovane cuore. La procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo contro ignoti, ha disposto anche l’esecuzione degli accertamenti tossicologici. Tra il materiale sequestrato anche alcuni farmaci generici, antinfiammatori e aspirina.