Abbiamo incontrato l’eroe che pulisce Roma: la sua storia ti farà ricredere su tutto
Da sempre considerata una delle città più belle al mondo, Roma deve fare i conti con graffiti e scritte che diventano protagonisti nei monumenti, nelle facciate dei palazzi così come nei muraglioni che costeggiano il Tevere. Ma c’è chi, con determinazione e spirito di iniziativa, sta facendo la sua parte per restituire alla città eterna...

Da sempre considerata una delle città più belle al mondo, Roma deve fare i conti con graffiti e scritte che diventano protagonisti nei monumenti, nelle facciate dei palazzi così come nei muraglioni che costeggiano il Tevere. Ma c’è chi, con determinazione e spirito di iniziativa, sta facendo la sua parte per restituire alla città eterna il decoro che merita. Combattendo l’incuria.
Valerio Tuveri, 27 anni, romano, è il volto di questa lotta. Con la sua impresa, fondata dal padre nel 2008, si occupa di pulizia e restauro di monumenti, fontane e facciate storiche.
Le scritte sono solo il 5% del mio lavoro – spiega -, mi impegno anche in altre attività, come pulire monumenti, fontane, insomma qualsiasi cosa c’è da fare per la mia città. Mi occupo di tutto ciò che riguarda il monumentale e il restauro.
Una storia di famiglia
Valerio, suo fratello e suo padre sono i titolari di “Roma Sabbiature“, un’attività nata dalla passione per la bellezza della città e dalla volontà di preservarne il patrimonio artistico. “Lavoro in questo campo da circa 8 anni. Due giorni dopo il diploma alberghiero mi sono ritrovato a lavorare con papà,” racconta Valerio. “È nato tutto un po’ per caso, aiutando lui e mio fratello. Ma col tempo è diventata una vera e propria missione”.
Dai cantieri ai social: il successo virale
Nonostante l’importanza del suo mestiere, Valerio ha vissuto per anni con la sensazione che il suo lavoro passasse inosservato. “Pensavo che a nessuno interessasse ciò che facevo,” racconta. “Vedevo i miei amici che lavoravano a contatto con altre persone, mentre io mi impegnavo in una attività che sembrava non interessare a nessuno”. Ma tutto è cambiato nell’estate del 2024, quando, mentre puliva i muraglioni del Tevere su commissione per il Giubileo, ha deciso di girare un video del suo intervento.
L’ho fatto per gioco, per scherzo. Ma, in poco tempo, il video è diventato virale.
Da allora, il giovane restauratore ha continuato a condividere il suo lavoro sui social, raccogliendo consensi e affetto da migliaia di persone. “I primi mesi non sono stati facili,” ammette Valerio. “I video andavano bene, ma non avevo un seguito costante. Poi, quando la gente ha capito che il mio obiettivo non era solo togliere le scritte, ma mostrare quanto Roma potesse essere ancora più bella, hanno iniziato a seguirmi numerosi”.
Una battaglia contro l’egocentrismo del vandalismo
Per Valerio, le scritte sui muri non sono solo un problema estetico, ma un sintomo di mancanza di rispetto.
Scrivendo sui muri, obblighi gli altri a guardare quelle schifezze. Non è arte, sono firme, tag per dire ‘io sono passato di qui’. Ma chi se ne frega? La città dovrebbe essere di tutti.
Nonostante il sostegno della gente, non sono mancati gli attacchi.
Non ho mai avuto problemi diretti, ma ho ricevuto minacce online. In più, mi hanno imbrattato i furgoni, gli uffici di cantiere. Ma io vado avanti, è il mio lavoro.
Il riconoscimento delle istituzioni
L’impatto mediatico di Valerio non è passato inosservato.
Mi ha contattato il gabinetto del sindaco per complimentarsi, mi ha scritto anche l’attore Enrico Brignano, che mi ha invitato a teatro per conoscermi. Alcuni politici mi hanno sostenuto, anche se io non faccio questo per visibilità, ma per Roma.
Un lavoro tra arte e burocrazia
La pulizia dei monumenti, però, non è un’impresa semplice. “Non posso svegliarmi e pulire un muro soltanto perché lo voglio. Ogni intervento richiede autorizzazioni, e spesso i costi sono elevati. Mio padre in passato ha ripulito gratuitamente alcune chiese con scritte blasfeme sui muri, ma non è sempre possibile”. Burocrazia e vincoli legali rendono difficile anche un’azione apparentemente semplice come eliminare una scritta. “Con Le Iene siamo andati a Milano per pulire un monumento. Abbiamo chiesto agli avvocati quando avremmo rischiato a lavorarci senza averne richiesto l’autorizzazione: fino a 9 anni di carcere e 100.000 euro di multa. Assurdo”.
Il futuro: un’espansione oltre Roma
Valerio guarda avanti. “Abbiamo lavorato in Sardegna, Calabria, Ancona. Mio padre ha restaurato il Duomo di Milano. Il mio sogno sarebbe espandermi, magari aprire una sede a Milano, dove il nostro lavoro è molto richiesto ma non ci sono aziende attrezzate come noi”. L’obiettivo non è solo rimuovere graffiti, ma restituire dignità a edifici e monumenti. “Puliamo tutto: smog, polvere, calcare, invecchiamento della pietra. Ridiamo nuova vita alla città.”
Un messaggio di speranza per Roma
La storia di Valerio Tuveri è quella di un giovane che, partendo dal lavoro di famiglia, è riuscito a trasformare un mestiere in una missione civica. Oggi, grazie ai social, non solo ripulisce Roma, ma sensibilizza migliaia di persone sull’importanza del decoro urbano. “Voglio solo mostrare a tutti come potrebbe essere Roma se ci prendessimo più cura di lei“. E, a giudicare dall’affetto che riceve ogni giorno, il suo messaggio sta arrivando lontano.
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