Il ritmo incalzante del giallo subisce il fascino della contaminazione metafisica, con cui l’Autore si scompone nei suoi alter-ego, personaggi scrittori (per l’appunto), destinati a spersonalizzarsi, a perdere la propria identità in una labirintica città, che induce a cercare un senso che, per converso, non possiede.
Ne escono sopraffatti dagli eventi, dei quali, loro malgrado, non sono protagonisti e l’unica via di fuga è l’isolamento, sia esso un escamotage letterario, professionale o, non da ultimo, esistenziale.