5% all’anno, nel 2025 è il buono fruttifero più conveniente | Non fartelo scappare: un mare di italiani l’ha già sottoscritto

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Mag 13, 2025 - 22:48
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5% all’anno, nel 2025 è il buono fruttifero più conveniente | Non fartelo scappare: un mare di italiani l’ha già sottoscritto

Nel 2025, i buoni fruttiferi si confermano tra le opzioni di risparmio più sicure e profittevoli. Scopri quale tra di essi rende meglio!

Quando si discute di investimenti, di qualunque natura essi siano, uno dei primi dubbi che sorgono tra gli italiani è il bilanciamento tra rischio e rendimento.

Da un lato, c’è chi cerca guadagni elevati, mentre una vasta parte della popolazione preferisce semplicemente optare per strumenti più stabili, sicuri e moderati.

I buoni fruttiferi postali rientrano in questa seconda categoria, dimostrandosi ancora oggi un’opzione molto apprezzata da chi desidera incrementare i propri risparmi senza incertezze.

A maggio 2025, le offerte targate Poste Italiane confermano il trend, presentando alcune emissioni con rendimenti interessanti anche su periodi medi e lunghi. Ma quali titoli sono i più vantaggiosi e sicuri?

Il prodotto più lucrativo

Tra quelli più lucrativi, spiccano certamente i buoni destinati ai minori. Secondo Qui Finanza, essi sono progettati per supportare la crescita dei bambini e dei giovani fino al raggiungimento della maggiore età e possono offrire un rendimento annuo lordo di fino al 5%. La durata è correlata all’età del titolare al momento della sottoscrizione e, al compimento dei 18 anni, il buono smette di accumulare interessi. È importante notare che, dopo dieci anni dalla scadenza, il buono non può più essere riscattato e il capitale va in prescrizione. Un esempio fornito dal simulatore ufficiale di Poste Italiane dimostra che investendo 3. 000 euro per un neonato, si potrebbe arrivare a oltre 6. 600 euro netti alla scadenza, escludendo l’imposta di bollo vigente.

Chi cerca un’opzione differente potrebbe considerare i buoni 3×4. Questi titoli hanno una durata di 12 anni e offrono interessi che aumentano ogni tre anni, arrivando a un tasso lordo del 3% nell’ultima fase. In questo caso, è possibile richiedere un rimborso anticipato, comportando tuttavia la perdita parziale degli interessi accumulati successivamente al periodo di uscita. Il formato dematerializzato consente anche di effettuare rimborsi parziali, purché l’importo sia di almeno 50 euro.

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Ulteriori opzioni

Infine, riporta Qui, per chi preferisce un impegno temporale più breve, il buono 4 Anni Plus rappresenta una valida alternativa. Il rendimento effettivo annuo lordo alla scadenza è dell’1,25% e viene corrisposto solo se il titolo viene mantenuto fino alla conclusione dei quattro anni. Anche in questo caso, è possibile richiedere il rimborso, ma senza interessi se effettuato prima della scadenza.

Tutti questi strumenti sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,5%, come stabilito dal Decreto Legislativo 239/1996, e non comportano spese di sottoscrizione o rimborso, salvo l’applicazione dell’imposta di bollo secondo le normative vigenti; infatti, le informazioni presentate si basano sulle analisi effettuate con il calcolatore di Poste Italiane e sui dati affidabili e pubblicati da Qui Finanza stesso.

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