Voti alle toghe, c’è la piattaforma. L’Anm: no all’uso strumentale

L’iniziativa dell’ordine degli avvocati di Milano. Parodi: "Ma non temiamo le critiche"

Mag 3, 2025 - 06:26
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Voti alle toghe, c’è la piattaforma. L’Anm: no all’uso strumentale

Una piattaforma web per segnalare "disfunzioni o criticità, ma anche aspetti positivi e virtuosi" di magistrati e personale amministrativo degli uffici giudiziari di Milano. L’ha attivata, primo in Italia, l’ordine degli avvocati milanese. E l’Anm non gradisce. Ma andiamo con ordine. Nelle intenzioni degli avvocati lo strumento migliorerà il funzionamento della giustizia e garantirà il pieno esercizio del diritto di difesa dei cittadini. Ma l’iniziativa potrebbe, secondo alcuni, essere strumento di pressione o prestarsi a strumentalizzazioni. La procedura, spiega l’ordine, ottempera a quanto previsto dalla legge 31 del dicembre 2012. Norme che danno agli Ordini forensi il compito di contribuire alla valutazione della professionalità dei magistrati. Un’attività quindi già obbligatoria per legge, ricorda l’Avvocatura milanese. Il passo in più, spiega, è l’attivazione della piattaforma. Il cui funzionamento pare abbastanza semplice. La piattaforma digitale, "riservata e sicura", è accessibile solo per gli avvocati dall’area riservata del sito dell’Ordine. Una volta entrati, il sistema chiede ai legali di trasmettere le segnalazioni, dettagliate e corredate da documenti. Le segnalazioni vengono poi ricevute da una Commissione per una valutazione preliminare e poi un parere al Consiglio dell’Ordine, cui spetta la decisione finale. Le segnalazioni ritenute "fondate" potranno poi essere trasmesse alle autorità competenti, ovvero i responsabili degli uffici giudiziari, per contribuire alle valutazioni di professionalità e alla risoluzione di eventuali disfunzioni. Impossibile però non pensare che una piattaforma simile, dove "l’identità del segnalante e dei soggetti coinvolti resta riservata fino all’eventuale trasmissione della segnalazione", possa diventare a volte uno strumento di pressione verso i magistrati. La replica di Cesare Parodi, presidente dell’Anm, l’Associazione nazionale dei magistrati: "Prendiamo atto con interesse delle iniziative dell’ordine degli avvocati di Milano in ordine alla raccolta e all’utilizzo delle informazioni e delle valutazioni sull’operato dei magistrati. La magistratura non ha timore di questa iniziativa. Quel che può preoccupare è il possibile utilizzo strumentale di tale forme di comunicazioni che in qualche misura non consentono una immediata interlocuzione con le controparti, un immediato chiarimento e una precisa e dettagliata conoscenza di quelli che possono essere gli addebiti o le critiche".