Eurovision 2025 – La guida con pagelle ai brani in gara – Parte 2: dall’Estonia a Israele
Eurovision 2025, guida e pagelle – Seconda parte: altre 9 canzoni in gara tra polemiche, emozioni e sorprese. Iniziano le prime prove libere e aumentano l’attesa e la trepidazione attorno alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera, che fra poco più di una settimana ospiterà l’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest (qui la prima parte della […] L'articolo Eurovision 2025 – La guida con pagelle ai brani in gara – Parte 2: dall’Estonia a Israele proviene da All Music Italia.

Eurovision 2025, guida e pagelle – Seconda parte: altre 9 canzoni in gara tra polemiche, emozioni e sorprese.
Iniziano le prime prove libere e aumentano l’attesa e la trepidazione attorno alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera, che fra poco più di una settimana ospiterà l’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest (qui la prima parte della nostra guida).
Saranno 37 i Paesi in gara nelle tre serate che animeranno il concorso di quest’anno, tutti determinati a conquistare il celebre microfono di cristallo e l’onore di ospitare l’edizione del 2026. Come di consueto, vi proponiamo la nostra guida all’ascolto: un viaggio tra artisti, sonorità e atmosfere, per cominciare a conoscere da vicino i protagonisti che sfideranno Lucio Corsi, in rappresentanza dell’Italia, con Volevo essere un duro.
EUROVISION 2025: Le regole di valutazione delle nostre pagelle
Le regole restano immutate: abbiamo ascoltato tutti i brani in competizione e li presenteremo uno a uno, ciascuno accompagnato da una breve recensione e da una valutazione in stelline (da una ☆ a cinque ☆☆☆☆☆), per dare un’idea delle loro potenzialità in ottica vittoria.
Dove vedere la manifestazione
L’Eurovision 2025 sarà trasmesso in diretta dalla St. Jakobshalle, con le due semifinali in onda su Rai 2 martedì 13 e giovedì 15 maggio alle ore 21.00, e la finale su Rai 1 sabato 17 maggio a partire dalle 20.40.
Come sempre, 26 Paesi accederanno alla serata finale, tra cui l’Italia, qualificata di diritto grazie al suo status di membro dei Big 5 (le nazioni che garantiscono il maggior sostegno economico all’EBU). Dopo la novità introdotta nel 2024, anche quest’anno i Big 5 si esibiranno integralmente in semifinale: l’Italia sarà protagonista nella prima semifinale di martedì e potrà esprimere il proprio voto durante la stessa serata.
A commentare l’evento per il secondo anno consecutivo ci saranno Gabriele Corsi e Mara Maionchi, affiancati da Matteo Osso e Diletta Parlangeli su Rai Radio 2 e sul canale 202 del digitale terrestre.
Cliccate su CONTINUA per scoprire altre nove proposte in gara all’Eurovision 2025.
Eurovision 2025 ESTONIA: Tommy Cash con Espresso Macchiato
Espresso Macchiato ☆☆☆☆
In 15 anni dal ritorno dell’Italia all’Eurovision, nessuna canzone aveva fatto parlare così tanto di sé nell’ecosistema dei media italiani come è riuscito a fare l’estone Tommy Cash (rapper e musicista estone super conosciuto in patria e non solo) con Espresso macchiato, brano in inglese e italiano maccheronico che dal primo ascolto ha diviso milioni di italiani in favorevoli e contrari per l’uso di stereotipi che associazioni e politica hanno voluto vedere come discriminatori.
La polemica ha giovato a Tommy, che è stato ospite sia in televisione che in altri contesti pubblici come il recente Primo Maggio Libero e Pensante di Taranto, ottenendo un grandissimo riscontro e prenotando già i 12 punti del televoto italiano in finalissima. Le giurie dovrebbero impedire che l’Estonia giochi per una posizione da podio, ma non è peregrino uno scenario dove Tommy – come il suo carissimo amico e collega Käärijä, secondo due anni fa all’Eurovision di Liverpool e presente all’Eesti Laul per sostenere la sua partecipazione – riesca a conquistare in toto il pubblico di tutta Europa.
Eurovision 2025 FINLANDIA: Erika Vikman con Ich komme
Ich komme ☆☆☆
L’avevamo notata nel 2020, edizione funestata dal COVID, quando aveva sfiorato la vittoria della selezione finlandese Uuden Musiikin Kilpailu con una canzone dedicata a Cicciolina: quest’anno Erika Vikman ha completato la sua personale missione e rappresenterà la Finlandia a Basilea con uno dei brani più destinati a fare discutere in questa edizione.
Ich komme (“Io vengo”), scritto e composto dal duo Roos+Berg, è un brano che combina la disco-schlager finlandese con sonorità tipiche della musica elettronica portando attraverso ambiguità e doppi sensi il racconto di una donna libera, emancipata e affatto timorosa di vivere apertamente il piacere e il godimento sessuale. Il culmine della performance, in cui Erika si libra sospesa su un microfono gigante appeso al soffitto, farà certamente parlare: resta da capire se un’esibizione che gioca e flirta per tre minuti con la linea del volgare saprà ottenere il consenso del pubblico generalista.
Erika Vikman torna con un brano provocante e dichiaratamente sessuale. Dopo il boom del 2020 con il brano su Cicciolina, rappresenta ora la Finlandia con Ich komme, tra disco-schlager e doppi sensi. L’esibizione è destinata a far parlare: saprà piacere anche alle giurie?
Eurovision 2025 FRANCIA: Louane con Maman
Maman ☆☆☆☆☆
Da diversi anni ormai la Francia gioca pesante inviando all’Eurovision artisti già affermati e conosciuti in patria: quest’anno tocca a Louane, semifinalista della seconda edizione francese di The Voice oltre una decade fa, poi in grado di affermarsi sia come cantante (ha pubblicato cinque album, due dei quali hanno certificato anche in Belgio e Svizzera) che come attrice e doppiatrice di film d’animazione.
La canzone che Louane porta in gara è una ballad tradizionale, dedicata alla madre morta di tumore quando lei aveva soli diciassette anni. In pieno stile francese all’Eurovision, è stata presentata come halftime show durante una partita di rugby del Sei Nazioni allo Stade de France di Parigi: questa performance, su cui si erano riversate aspettative enormi, ha convinto a metà pubblico e critica consentendole di stabilizzarsi al terzo posto della classifica delle scommesse. In un anno ricco di joke entry e proposte attira-televoto, Maman è un brano che cerca dichiaratamente il sostegno delle giurie, puntando a dominare la loro classifica e difendersi al televoto grazie a uno staging ideato dal coreografo Benke Rydman (lo stesso che ha curato le esibizioni degli ultimi due vincitori).
Eurovision 2025 GEORGIA: Mariam Shengelia con Freedom
Freedom ☆
Parte senza nessuna aspettativa la Georgia, che ha eletto come propria rappresentante una cantante pop/jazz salita alle cronache in patria per le sue partecipazioni alle edizioni locali di X Factor (2018) e The Voice (2021).
Mariam scende in campo con una ballata classica, senza picchi, in cui dà un messaggio di speranza e determinazione descrivendo il suo amore per la libertà e la patria da cui proviene: è anche per questo che tanti hanno voluto leggere un velato messaggio politico dell’artista verso le istanze di Georgian Dream, il partito filorusso attualmente in carica di cui Mariam è accesa sostenitrice. Al di là di ogni possibile retropensiero, è difficile immaginarsi come un brano del genere (per quanto eseguito con enorme maestria vocale) possa farsi strada all’interno di una semifinale giudicata al 100% dal televoto, per di più con in gara sempre meno paesi dell’est Europa. La delegazione georgiana dovrebbe essere già in volo per Tbilisi giovedì notte.
Eurovision 2025 GERMANIA: Abor & Tynna con Baller
Baller ☆☆
Per la prima volta dal 2007 la Germania torna a cantare in tedesco: a rappresentarla sono i fratelli Attila e Tünde Bornemisza, dai cui nomi traspaiono chiare origini magiare (il padre, emigrato in Austria dall’Ungheria, è stato per molti anni violoncellista dell’orchestra filarmonica di Vienna). Baller, un brano pop moderno con elementi che riconducono all’hip hop e alla musica elettronica, è stato scelto all’interno di una selezione curata da Stefan Raab – il deus ex machina che ha portato alla Germania il suo ultimo successo eurovisivo, distante oramai quindici anni (Lena Meyer-Landrut, vincitrice nel 2010 con Satellite) – e può essere considerato tra le proposte più radiofoniche di questa edizione. Il principale punto di domanda sulle velleità tedesche risiede nelle doti vocali di Tynna, apparsa in difficoltà sia durante la finale nazionale che nelle uscite successive: se a Basilea tornasse tutto a posto, la Germania potrebbe ambire a tornare fra i primi 10 per la prima volta dal 2018.
Eurovision 2025 GRECIA: Klavdia Papadopoulou con Asteromáta
Asteromáta ☆
In un anno dove tante nazioni si sono “rifugiate” nella loro lingua nazionale, anche la Grecia torna a portare un brano in greco per il secondo anno di fila: lo canta Klavdia Papadopoulou, cantante indie pop in discreta ascesa che in questo brano si cimenta con il laïkó moderno, un genere musicale che domina il panorama musicale mainstream ellenico e mischia elementi tradizionali come il bouzouki a contaminazioni legate alla musica occidentale.
Klavdia, artista originaria del Ponto (regione greca situata sulle sponde del Mar Nero), onora con il suo brano le persone che sono state costrette ad abbandonare la loro patria nel corso della migrazione forzata che a inizio Novecento ha coinvolto i greci pontici a causa della loro fede islamica. Si tratta di un brano lento e d’atmosfera, che già solo per questo si distingue fra i 37 in gara in questa edizione: la finale dovrebbe essere alla portata, anche se in passato il laïkó non ha sfondato all’Eurovision (nel 2018 Yianna Terzi, una delle più grandi artiste contemporanee riconducibili a questo genere, mancò a sorpresa la finale).
Eurovision 2025 IRLANDA: Emmy Guttulsrud Kristiansen con Laika Party
Laika Party ☆
Il brano di Emmy è arrivato alla selezione irlandese Eurosong dopo essere stato scartato dal Melodi Grand Prix norvegese ed è riuscito a prevalere totalmente a sorpresa – dando alla giovane artista di Holmestrand la possibilità di calcare il palco eurovisivo, dopo averci provato già quattro anni fa in rappresentanza della sua nazione d’origine con l’iconica Witch Woods.
Laika Party riprende le sonorità del bubblegum pop e dell’Eurodance anni ’90, con un testo che parla di Laika (la cagnetta sovietica che nel 1957 divenne il primo essere vivente a orbitare attorno alla Terra) immaginando per lei un finale alternativo dove invece di morire celebra una festa senza fine nello spazio. Si tratta un brano leggero, senza pretese, con un retrogusto malinconico che stride un po’ con l’allegria e il forzato coinvolgimento della base a cassa dritta: può giocarsi le sue carte per accedere all’atto conclusivo del 17 maggio e in caso regalerebbe all’Isola di Smeraldo la seconda finale consecutiva, dopo il sesto posto conquistato a sorpresa da Bambie Thug a Malmö.
Eurovision 2025 ISLANDA: VÆB con Róa
Róa ☆
Due fratelli di Kópavogur, figli di una diaconessa e di un organista della chiesa locale, arrivano all’Eurovision portando il loro progetto che mescola trap e musica elettronica: anche per loro la vittoria della selezione nazionale Söngvakeppnin è arrivata al secondo tentativo, dopo essersi classificati al quarto posto nel 2024 con Bíómynd/Movie Scene.
Il loro brano, prodotto e arrangiato dal musicista e produttore locale Ingi Bauer, avrà il compito di aprire la prima semifinale e provare a riportare l’Islanda in finale dopo due eliminazioni: si tratta di un obiettivo sulla carta arduo per la concorrenza che nella stessa semifinale verrà loro portata da brani altrettanto “caciaroni” ma più convincenti e trasversali come quelli di Estonia e Svezia. Detto questo, l’Islanda è una delle nazioni più affezionate in assoluto al contest ed è chiaro che con l’energia contagiosa dei VÆB e questo pezzo, che ha dominato le chart locali per mesi, puntino a provare a togliersi qualche piccola soddisfazione.
Eurovision 2025 ISRAELE: Yuval Raphael con New Day Will Rise
New Day Will Rise ☆☆☆☆
È ancora fresco il ricordo delle polemiche che hanno contraddistinto la partecipazione di Israele allo scorso Eurovision, quando la discussa e contestata corsa di Eden Golan si concluse al 5° posto della finale. A succederle sul palco più grande d’Europa è Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del festival musicale Supernova che ha dato vita alla fase attualmente in atto del conflitto israelo-palestinese.
Già solo questo, considerata l’eco che la questione palestinese ha avuto e continua ad avere da due anni a questa parte, fa sì che la partecipazione di Israele sarà altrettanto chiacchierata e che la ballata in inglese, francese ed ebraico presentata da Yuval possa ottenere un grande riscontro in termini di televoto, visto quanto si parlerà della sua storia pregressa anche in contesti e circostanze che con la musica hanno poco a che fare. Anche quest’anno toccherà alle giurie evitare lo spettro di una potenziale vittoria israeliana, che in questo momento risulterebbe estremamente controversa e rischierebbe di mettere a repentaglio il futuro della manifestazione.
Yuval Raphael è sopravvissuta al massacro del festival Supernova e la sua storia personale potrebbe catalizzare l’attenzione. Il brano è intenso e toccante, ma politicamente rischioso. Riusciranno le giurie a contenere l’effetto televoto?
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