L’omaggio a Padre Martino. “Scienziato, amico e uomo di fede”, stamani i funerali a San Pietro
Messaggi di cordoglio da tutta Italia per lo storico direttore dell’osservatorio sismologico Bina. “I suoi studi hanno contribuito alla sicurezza dell’Umbria e del paese”. Il ricordo dei colleghi dell’Ingv

Perugia, 5 maggio 2025 – L’ultimo saluto sarà nella sua casa, nell’abbazia di San Pietro in Borgo XX Giugno dove ha sede l’osservatorio sismico ’Andrea Bina’, da lui diretto per 54 anni. Stamattina alle 11 si celebrano i funerali di padre Martino Siciliani, il monaco scienziato, l’esperto in terremoti che dal ’Bina’ per oltre mezzo secolo ha studiato, raccontato e spiegato i fenomeni sismici in Umbria e in tutta Italia. Padre Martino Siciliani è morto a 86 anni e a ricordarlo sono gli scienziati dell’Ingv, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Per noi padre Martino è stato un interlocutore prezioso e affidabile, la sua perdita è umana oltre che professionale. Era un uomo di fede che amava la sismologia, ne aveva fatto una sintesi e una ragione di vita. Padre Martino sapeva dar rilievo al meraviglioso patrimonio scientifico contenuto nell’Abbazia di San Pietro; con lui abbiamo interagito durante le numerose sequenze sismiche che hanno interessato l’Umbria negli ultimi decenni da quella di Cofiorito del 1997 a quella del centro Italia del 2016-2017”.
A ricordare il monaco-scienziato benedettino anche la presidente della Regione, Stefania Proietti: “L’Umbria perde un uomo di fede e di scienza di grande valore. La sua opera e i suoi studi hanno contribuito in maniera significativa alla sicurezza del nostro territorio, attraverso il monitoraggio costante e la profonda comprensione dei fenomeni sismici. Ricordiamo il suo impegno costante, la sua dedizione e il suo grande amore per la ricerca scientifica, proseguendo la prestigiosa tradizione di un luogo, l’Osservatorio Bina, che ha visto nascere importanti innovazioni nel campo della sismologia. L’eredità scientifica e umana di Padre Martino continuerà ad essere la strada maestra per gli studiosi dell’Osservatorio Bina”.