Vacanze di Pasqua: per 1 studente su 2 "ponte" fino alla Liberazione, ma c’è anche il "viadotto" fino a maggio

Da vacanze di Pasqua a “spring break”, il passo quest’anno è piuttosto breve. Complice l’allineamento perfetto con i ponti di fine aprile, la pausa pasquale del 2025 costituisce, infatti, una ghiotta e forse storica occasione per ricaricare le batterie in vista dello sprint finale tra i banchi. Lo abbiamo verificato con un nostro sondaggio, che ha coinvolto circa mille ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori, per individuare le date effettive del ritorno in aula dopo le festività. Indice L'autonomia scolastica modifica i calendari regionali Il rientro in classe sarà molto differenziato Le diffferenze tra le varie aree d'Italia L'autonomia scolastica modifica i calendari regionali Infatti, l’autonomia scolastica consente a ogni istituto di pianificare il proprio calendario modificando quello regionale, di solito anticipando di qualche l’inizio delle lezioni a settembre, per poi accumulare dei “jolly” da giocare durante l’anno. Così, sebbene nessun calendario scolastico regionale preveda un “ponte” tra Pasqua e il 25 aprile, né tantomeno un “viadotto” fino alla Festa dei Lavoratori, la realtà testimonia uno scenario completamente diverso. Il rientro in classe sarà molto differenziato Considerando che le lezioni si sono interrotte mercoledì 16 aprile, quasi la metà degli studenti metterà da parte lo zaino per quasi due settimane, con il rientro in classe fissato per il 28 aprile, “agganciando” la coda delle vacanze pasquali alla Festa della Liberazione. E qualcuno, specie al Sud, punta addirittura al lunedì successivo, 5 maggio, allungando la sosta a quasi tre settimane. Partendo dal dato nazionale, quindi, il ritorno in aula si divide sostanzialmente in due blocchi: da una parte il 48,1% degli studenti rivela di tornare subito dopo Pasqua, mercoledì 23 aprile; dall’altra, quasi altrettanti (46,8%) dicono che la loro scuola ha scelto di prolungare la pausa fino a fine mese, con rientro programmato il 28 aprile. E a questi si aggiunge una piccola, ma significativa, minoranza - il 5,1% - che farà ritorno in aula lunedì 5 maggio, approfittando dell’accoppiata 25 aprile - 1°maggio. Una scelta, quest’ultima, molto più frequente nel Centro-Sud dello Stivale, dove il dato sale al 6,8%, contro il 3,7% delle regioni settentrionali (registrando un divario di circa +80%). Le diffferenze tra le varie aree d'Italia Al Nord sembra, invece, prevalere la linea del rigore: più di uno studente su due (52%) tornerà in classe il 23 aprile, subito dopo le festività, il 44,3% rimanderà al 28 aprile. Di contro, al Centro il 51,9% degli studenti tornerà a scuola dopo il ponte del 25 aprile, facendo slittare la ripresa a lunedì 28 aprile, e con solo il 41,3% che rientrerà il 23. Mentre al Sud il 45,5% seguirà il calendario ufficiale della propria Regione, contro il 47,7% che invece aprirà il controesodo nelle classi già da mercoledì 23 aprile.

Apr 26, 2025 - 21:30
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Vacanze di Pasqua: per 1 studente su 2 "ponte" fino alla Liberazione, ma c’è anche il "viadotto" fino a maggio

Aula vuota per le vacanze di Pasqua

Da vacanze di Pasqua a “spring break”, il passo quest’anno è piuttosto breve. Complice l’allineamento perfetto con i ponti di fine aprile, la pausa pasquale del 2025 costituisce, infatti, una ghiotta e forse storica occasione per ricaricare le batterie in vista dello sprint finale tra i banchi.

Lo abbiamo verificato con un nostro sondaggio, che ha coinvolto circa mille ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori, per individuare le date effettive del ritorno in aula dopo le festività.

Indice

  1. L'autonomia scolastica modifica i calendari regionali
  2. Il rientro in classe sarà molto differenziato
  3. Le diffferenze tra le varie aree d'Italia

L'autonomia scolastica modifica i calendari regionali

Infatti, l’autonomia scolastica consente a ogni istituto di pianificare il proprio calendario modificando quello regionale, di solito anticipando di qualche l’inizio delle lezioni a settembre, per poi accumulare dei “jolly” da giocare durante l’anno.

Così, sebbene nessun calendario scolastico regionale preveda un “ponte” tra Pasqua e il 25 aprile, né tantomeno un “viadotto” fino alla Festa dei Lavoratori, la realtà testimonia uno scenario completamente diverso.

Il rientro in classe sarà molto differenziato

Considerando che le lezioni si sono interrotte mercoledì 16 aprile, quasi la metà degli studenti metterà da parte lo zaino per quasi due settimane, con il rientro in classe fissato per il 28 aprile, “agganciando” la coda delle vacanze pasquali alla Festa della Liberazione. E qualcuno, specie al Sud, punta addirittura al lunedì successivo, 5 maggio, allungando la sosta a quasi tre settimane.

Partendo dal dato nazionale, quindi, il ritorno in aula si divide sostanzialmente in due blocchi: da una parte il 48,1% degli studenti rivela di tornare subito dopo Pasqua, mercoledì 23 aprile; dall’altra, quasi altrettanti (46,8%) dicono che la loro scuola ha scelto di prolungare la pausa fino a fine mese, con rientro programmato il 28 aprile.

E a questi si aggiunge una piccola, ma significativa, minoranza - il 5,1% - che farà ritorno in aula lunedì 5 maggio, approfittando dell’accoppiata 25 aprile - 1°maggio. Una scelta, quest’ultima, molto più frequente nel Centro-Sud dello Stivale, dove il dato sale al 6,8%, contro il 3,7% delle regioni settentrionali (registrando un divario di circa +80%).

Le diffferenze tra le varie aree d'Italia

Al Nord sembra, invece, prevalere la linea del rigore: più di uno studente su due (52%) tornerà in classe il 23 aprile, subito dopo le festività, il 44,3% rimanderà al 28 aprile.

Di contro, al Centro il 51,9% degli studenti tornerà a scuola dopo il ponte del 25 aprile, facendo slittare la ripresa a lunedì 28 aprile, e con solo il 41,3% che rientrerà il 23.

Mentre al Sud il 45,5% seguirà il calendario ufficiale della propria Regione, contro il 47,7% che invece aprirà il controesodo nelle classi già da mercoledì 23 aprile.