Uno smartwatch di base potrebbe rivelarsi utile per individuare il rischio cardiovascolare

L'uso degli smartwatch nel 2025 fornisce un indicatore affidabile della salute cardiovascolare, rivelando rischi significativi legati alla frequenza cardiaca media e al numero di passi. L'articolo Uno smartwatch di base potrebbe rivelarsi utile per individuare il rischio cardiovascolare proviene da benessereblog.it.

Mar 20, 2025 - 17:20
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Uno smartwatch di base potrebbe rivelarsi utile per individuare il rischio cardiovascolare

Nel 2025, l’uso degli smartwatch si rivela cruciale per la salute cardiovascolare. Un recente studio, che verrà presentato durante il congresso annuale dell’American College of Cardiology (ACC.25), ha evidenziato come il rapporto tra la frequenza cardiaca media giornaliera e il numero di passi effettuati possa fornire un indicatore affidabile della condizione cardiovascolare di un individuo.

La ricerca e il suo significato

Zhanlin Chen, ricercatore della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago e principale autore dello studio, ha spiegato che la metrica sviluppata esamina la reazione del cuore all’attività fisica. “Ci concentriamo sulla capacità del cuore di adattarsi allo stress che deriva dalle fluttuazioni dell’esercizio durante la giornata”, ha dichiarato Chen. Le malattie cardiache rappresentano la principale causa di morte negli Stati Uniti e, nonostante esistano vari test di screening in grado di indicare precocemente il rischio, molte persone non si sottopongono a tali controlli.

Per condurre questo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da quasi 7.000 adulti statunitensi, i quali hanno fornito le informazioni raccolte dai loro smartwatch e dalle cartelle cliniche elettroniche, partecipando al programma di ricerca All of Us, un’iniziativa nazionale sostenuta dal National Institutes of Health. I dati raccolti hanno permesso di ottenere 5,8 milioni di giorni di osservazione e 51 miliardi di passi registrati.

Le scoperte sui rischi per la salute

Analizzando la relazione tra la frequenza cardiaca media giornaliera per passo (DHRPS) e diversi esiti cardiovascolari, i risultati hanno rivelato che le persone con un DHRPS elevato presentavano circa il doppio delle probabilità di sviluppare diabete di tipo 2. Inoltre, avevano 1,7 volte più probabilità di soffrire di insufficienza cardiaca, 1,6 volte più probabilità di avere la pressione alta e 1,4 volte più probabilità di sviluppare aterosclerosi coronarica, rispetto a coloro con un DHRPS più basso.

Questi risultati indicano che il DHRPS è un indicatore più significativo per le diagnosi di malattie cardiovascolari rispetto alla sola frequenza cardiaca giornaliera o al conteggio dei passi. Chen ha sottolineato che questa metrica può essere facilmente calcolata autonomamente utilizzando i dati forniti dagli smartwatch, o potrebbe essere integrata in applicazioni dedicate per dispositivi indossabili, rendendo l’accesso a queste informazioni più semplice e diretto per gli utenti.

Le implicazioni di questa ricerca potrebbero rivoluzionare il modo in cui monitoriamo la nostra salute cardiovascolare, offrendo strumenti pratici e immediati per una migliore gestione della salute personale.

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