Unicredit, trimestre record. Orcel: “Fiduciosi di aumentare guidance 2025”

Utile primi tre mesi a 2,8 miliardi (+8,3%), ricavi a 6,5 miliardi (+8,2%). Risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie

Mag 12, 2025 - 09:10
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Unicredit, trimestre record. Orcel: “Fiduciosi di aumentare guidance 2025”

Unicredit consegue ancora una volta risultati eccellenti con il miglior trimestre di crescita redditizia, caratterizzato da un utile netto record, un elevato rendimento sul patrimonio netto tangibile (RoTE), e un capitale in crescita.
“Risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie”, sottolinea la banca di Piazza Gae Aulenti. Orcel: “Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027”.

I risultati del trimestre

Il Gruppo Unicredit mette a segno il miglior trimestre della storia e sopra le stime con un utile netto in rialzo dell’8,3% a 2,8 miliardi di euro, rispetto all’anno precedente. Ciò è rimarcato dalla continua eccellente redditività e creazione di valore per gli azionisti, con un RoTE del 22%, in rialzo di 2,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e con un EPS di 1,79 euro in rialzo del 18,2 per cento rispetto all’anno precedente. I ricavi netti hanno raggiunto 6,5 miliardi, sostenuti da un margine di interesse (“NII”) pari a 3,5 miliardi, commissioni pari a 2,3 miliardi, proventi da attività di negoziazione pari a 0,6 miliardi, e accantonamenti per perdite su crediti (“LLPs”) pari a 83 milioni. Il margine di interesse è diminuito del 4,8 per cento trimestre su trimestre attestandosi a 3,5 miliardi, una performance resiliente alla luce del minor numero di giorni di calendario e dell’Euribor medio inferiore nel trimestre.

Il capitale in eccesso è aumentato e si trova in un range compreso tra circa 8,5 e 10 miliardi rispetto al CET1 ratio obiettivo del 12,5-13%, o a circa 7,5 miliardi al netto delle voci più volatili. I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, in rialzo dello 0,6% anno su anno per via del perimetro più ampio, o in calo del 1,3% a perimetro invariato. Il rapporto costi/ricavi è al 35,4%.

Nel 2025 Unicredit stima utile a 9,3 miliardi e ricavi a 23,5 miliardi

Sulla scorta di risultati superiori alle aspettative nel 1trim25, il Gruppo aggiorna la guidance per il FY25, con possibile upside. In particolare, la guidance per l’utile netto nell’esercizio 2025 è adesso superiore a 9,3 miliardi con un RoTE superiore al 17%. Le distribuzioni ai soci saranno superiori a quelle a valere sull’esercizio 2024, grazie alla più elevata crescita dell’utile netto. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie ad un primo trimestre più solido e ad un costo del rischio più contenuto. UniCredit conferma le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027, per un RoTE al di sopra del 17% e per distribuzioni annue maggiori rispetto a quella del 2024 nel periodo 2025-27, comprensive di un dividendo pari al 50% dell’utile netto e di distribuzioni aggiuntive inclusive del capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.

Orcel: Migliori risultati della storia della banca

“UniCredit ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti”

ha dichiarato Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit.

“Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di UniCredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia. Il RoTE è aumentato al 22%, tra i migliori del settore, con il capitale in eccesso che ha raggiunto 10 miliardi. L’utile netto è aumentato del 8,3% a 2,8 miliardi. Le commissioni sono aumentate di un notevole 8,2% anno su anno grazie allo slancio commerciale, e hanno più che compensato la prevista riduzione del margine di interesse. I ricavi netti sono aumentati del 3,2% a €6,5 miliardi, beneficiando anche di proventi da negoziazione eccezionali principalmente dovuti all’attività della clientela. Il controllo dei costi è rimasto fra i migliori nel settore, risultando in un rapporto costi/ricavi leader di mercato pari al 35,4%. La qualità degli attivi è rimasta solida, il costo del rischio basso e gli overlays invariati. Le nostre linee di difesa sono state rafforzate e ci posizionano al meglio per un ampio spettro di scenari macroeconomici. Il CET1 ratio pari al 16,1% è aumentato rispetto al trimestre precedente, con i €5,3 miliardi di generazione totale di capitale che hanno più che compensato l’impatto dei €2,8 miliardi, pari al 100% dell’utile netto, accantonati per le distribuzioni del 2025, e di Basilea. Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone”.

Orcel: fiduciosi di aumentare guidance 2025

“Lo scenario macroeconomico è diventato più complesso e incerto. In questo contesto presentiamo un caso d’investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza. Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027. Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti”.