Unicredit, il gelo del governo : "Su Bpm fanno ciò che vogliono"
Giorgetti (Mef) sul possibile stop: "Soddisfatto? No". Doris promuove l’Ops di Mediobanca su Banca Generali

"Su Banco Bpm fanno quello che vogliono". È gelo tra Unicredit e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che risponde irritato con un secco "no" a chi gli chiede se il governo sia soddisfatto del possibile passo indietro della banca guidata da Andrea Orcel nell’offerta lanciata su Piazza Meda. Ciò anche alla luce delle condizioni onerose che Palazzo Chigi ha posto sull’operazione e che, secondo Bloomberg, non sarebbe disponibile ad ammorbidire. Resta dunque in bilico l’Ops su Bpm avviata lunedì 28 aprile e destinata a chiudersi a metà giugno.
Senza un chiarimento da parte del governo "la banca non è in grado di prendere alcuna decisione definitiva sulla strada da seguire", ha fatto sapere Unicredit subito dopo l’ufficializzazione del Golden Power. Lo stesso vertice di Bpm ha chiesto alla banca di Orcel di fare chiarezza al più presto sulle proprie intenzioni: "È giunto il tempo che Unicredit decida che cosa fare e ci sono solo due opzioni: rinunciare alle condizioni oppure rinunciare all’offerta", ha dichiarato il presidente Massimo Tononi. Anche se per sciogliere la riserva Unicredit avrebbe tempo sino al penultimo giorno dell’Ops, indiscrezioni suggeriscono che la scelta potrebbe arrivare prima, forse già domenica 11, quando il cda straordinario dell’istituto approverà i numeri del primo trimestre 2025.
Su un altro tavolo del risiko bancario, Massimo Doris, numero uno di Mediolanum, ha promosso l’Ops di Mediobanca su Banca Generali, definendola "una bella operazione, che ha molto senso dal punto di vista industriale". Doris, primo azionista col suo gruppo (3,49%) e con la holding di famiglia Finprog (0,96%) nel patto di consultazione di Piazzetta Cuccia – che raggruppa l’11,87% del capitale – ha sottolineato che non teme la concorrenza di un gruppo rafforzato nel wealth management. Se l’Ops sia poi compatibile o meno con l’offerta di Mps su Mediobanca ha rimandato all’ad di Montepaschi Luigi Lovaglio: "Più che rispondere io ha risposto Lovaglio, dicendo che l’operazione diventa ancora più interessante".
Intanto domani, nel cda di Generali chiamato a formare i comitati interni, si inizierà a discutere il processo da seguire per valutare l’Ops sulla controllata Banca Generali, per la quale Mediobanca ha messo sul piatto il 6,5% del Leone.