Una notte da incubo a Lucca. “Fendente diretto alla gola, salvo grazie all’ombrello”

Il racconto della rapina nelle parole del figlio di Vinicio Fruzzetti, Nicola: “Dove siamo finiti? Non sono scene a cui nel centro storico siamo abituati”. La vittima è presidente dell’Associazione italiana per la donazione di organi e da sempre impegnato nel mondo del volontariato

Apr 17, 2025 - 03:07
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Una notte da incubo a Lucca. “Fendente diretto alla gola, salvo grazie all’ombrello”

Lucca, 17 aprile 2025 – Un’aggressione in pieno centro storico, che ha scosso l’intera comunità. La vittima è Vinicio Fruzzetti, pensionato di 78 anni, presidente dell’Associazione italiana per la donazione di organi e da sempre impegnato nel mondo del volontariato. Adesso sta bene, è un po’ scosso e sbalordito, ma le sue condizioni sono stabili, anche se per le ferite da taglio riportate ha una prognosi di 41 giorni.

Intorno alle 23 dell’altra sera Fruzzetti era fuori con il cane per la consueta passeggiata notturna prima di andare a dormire. Ma mentre si trova in via del Battistero, a pochi metri da casa, viene avvicinato da due giovani che iniziano a chiedergli con insistenza dei soldi. Al rifiuto né nasce un diverbio che subito sfocia in una vera e propria aggressione. Uno dei due ragazzi estrae un coltello, Fruzzetti cerca di difendersi con l’ombrello, e proprio per questo viene ferito a una spalla. Si dirige allora verso il portone della propria abitazione per cercare aiuto, ma viene seguito e accoltellato alla schiena. I due aggressori fuggono con il borsello contenente solo pochi spiccioli, lasciando il presidente dell’Aido accasciato al muro. Tra i primi a sentire le grida c’è proprio il figlio, infermiere, che abita nello stesso appartamento e che si precipita in strada per soccorrere il padre, sincerandosi che i vicini abbiano chiamato i soccorsi.

“Ho sentito gridare ‘aiuto’, mi sono affacciato alla finestra e ho visto mio padre accasciato sul portone – ricorda il figlio Nicola –. Lavorando alla centrale operativa del 118 mi sono sincerato che fossero partiti i soccorsi e le rispettive procedure per allertare le forze dell’ordine. Sono stati attimi veloci e confusi: in zona siamo abituati a schiamazzi e diverbi tra ragazzi, soprattutto nei fine settimana, ma un accoltellamento proprio non riusciamo a concepirlo, non sono scene alle quali a Lucca siamo abituati. Per fortuna mio padre è riuscito a reagire e a difendersi con l’ombrello: a suo dire la prima coltellata era destinata alla gola”. Secondo le prime testimonianze gli aggressori sarebbero stati molto giovani – forse nemmeno maggiorenni – con il volto travisato dai cappucci e di origine nord africana. Sulle loro tracce c’è adesso la Polizia, che ha subito aperto le indagini e messo al vaglio il sistema di videosorveglianza del centro storico. A precipitarsi all’ospedale subito dopo l’episodio – e a rimanere in contatto con la vittima nelle ore successive – anche il sindaco Mario Pardini e l’assessore alla sicurezza Salvadore Bartolomei, vicini alla famiglia e all’intera comunità lucchese, rimasta sotto choc per l’accaduto. Ma fortunatamente il quadro clinico di Vinicio Fruzzetti è stabile, anche se è stato necessario un passaggio in sala operatoria per verificare la profondità delle ferite da taglio che hanno in parte interessato la parete muscolare.

“Come possiamo dire in questi casi, mio padre si è giocato il jolly – conclude il figlio Nicola –. Ora sta bene, anche se è un po’ frastornato per l’accaduto. Più che altro rimane la ferita nell’orgoglio e il senso di spaesamento per un episodio inspiegabile. La cosa bella, comunque, è stata vedere in queste ore l’ondata di vicinanza che ha travolto tutta la nostra famiglia: significa che gli oltre sessanta anni di attività di mio padre nel volontariato hanno lasciato qualcosa di buono, che le sue orecchie possono fortunatamente ancora ascoltare”.