Una mummia imbalsamata con un metodo inedito
Abbiamo analizzato la mummia di un parroco vissuto nel XVIII secolo in un paesino austriaco: il suo addome venne riempito di trucioli, tessuti e cloruro di zinco.
Un team di ricerca internazionale ha analizzato il corpo di una mummia pluricentenaria incredibilmente ben conservata, scoprendo un metodo inedito di imbalsamazione.
Lo studio, pubblicato su Frontiers in Medicine, descrive dettagliatamente la tecnica utilizzata per conservare i resti mortali di Franz Xaver Sidler von Rosenegg, parroco di un piccolo paesino austriaco seppellito nel 1746 nella chiesa di Sankt Thomas am Blasenstein.. Addome "Ripieno". All'inizio della loro ricerca gli esperti hanno subito notato che la parte superiore del corpo del parroco era ben preservata, mentre gli arti inferiori erano più decomposti. Un'analisi approfondita ha rivelato che l'addome era pieno di trucioli di legno di abete e di pino, frammenti di rami, oltre a diversi tessuti tra cui lino e canapa e cloruro di zinco, che ha un alto potere assorbente: questo "ripieno", introdotto attraverso il canale rettale, avrebbe contribuito ad assorbire i fluidi corporei dall'interno senza necessità di aprire il cadavere del parroco.. Una vita tranquilla. Le analisi hanno rivelato che Sidler, morto tra i 35 e i 45 anni di età, non ebbe una vita fisicamente impegnativa e si nutrì quasi sempre di cibi di alta qualità a base di cereali, carne e pesce – ma soffrì forse la fame verso la fine dei suoi giorni, in concomitanza con la guerra di successione austriaca. Fumatore incallito, finì per ammalarsi di tubercolosi polmonare..