Se smarrisci le chiavi o dimentichi oggetti di uso quotidiano, sei probabilmente più creativo degli altri
Dimenticare dove si è lasciato il portafoglio o cercare il telefono per minuti interi potrebbe non essere solo un segno di distrazione o disorganizzazione. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Creative Behavior, questo comportamento potrebbe invece essere un indizio di un’elevata creatività e di un pensiero divergente sviluppato. La ricerca ha evidenziato come chi...

Dimenticare dove si è lasciato il portafoglio o cercare il telefono per minuti interi potrebbe non essere solo un segno di distrazione o disorganizzazione. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Creative Behavior, questo comportamento potrebbe invece essere un indizio di un’elevata creatività e di un pensiero divergente sviluppato.
La ricerca ha evidenziato come chi tende a smarrire frequentemente oggetti di uso quotidiano manifesti spesso anche un’intensa attività mentale legata all’immaginazione, ai progetti personali e alla generazione di idee originali. Questo fenomeno non è da intendersi come semplice sbadataggine, ma come la conseguenza di una mente così coinvolta nei propri processi interni da trascurare dettagli pratici e immediati.
Le menti creative sono spesso assorbite da idee e visioni: è per questo che dimenticano le cose
Il collegamento tra distrazione e creatività si spiega attraverso il concetto di attenzione selettiva: il cervello umano non può concentrarsi su tutto contemporaneamente, e in alcuni soggetti l’attenzione si focalizza su pensieri complessi, riflessioni astratte o problemi da risolvere. Questo porta a una riduzione della memoria spaziale a breve termine e della capacità di mantenere l’attenzione su azioni routinarie.
Chi vive immerso in un costante flusso di idee tende quindi a dimenticare di mettere le chiavi nella solita tasca o lascia il telefono in posti insoliti. Questa disattenzione verso la realtà esterna è in realtà il risultato di una mente altamente attiva e orientata all’esplorazione creativa, più interessata a connettere concetti che a ricordare piccoli dettagli quotidiani.
La distrazione, in questi casi, non è un difetto ma un effetto collaterale di un cervello che lavora in modo innovativo.
Il pensiero divergente: la chiave della creatività secondo gli studi scientifici
Il pensiero divergente è uno dei pilastri fondamentali della creatività. Si tratta della capacità di generare molteplici soluzioni, alternative o idee a partire da un unico stimolo. A differenza del pensiero convergente, che punta a una sola risposta corretta, il pensiero divergente incoraggia la flessibilità mentale e l’originalità.
Nel Journal of Creative Behavior, numerosi articoli si concentrano su questo meccanismo cognitivo. In particolare, una pubblicazione del 2017 firmata dai ricercatori Mumford e McIntosh ha evidenziato come le persone più creative siano quelle in grado di esplorare approcci non convenzionali ai problemi, dimostrando apertura mentale, immaginazione e una visione fuori dagli schemi.
Le stesse caratteristiche che portano qualcuno a dimenticare oggetti quotidiani sono dunque le stesse che favoriscono l’innovazione, la scoperta e la produzione di nuove idee. Ecco perché dimenticare le chiavi può essere un segnale di una mente brillante.
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Fonte: WUSTL
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