Trump: “Non mi candiderò per un terzo mandato. Non so se devo rispettare la Costituzione”

Intervista del presidente Usa a Nbc News. A tutto campo su dazi, giusto processo, annessione di Groenlandia e Canada. “Non rimuoverò Powell dalla Fed, ma deve abbassare i tassi”

Mag 4, 2025 - 16:36
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Trump: “Non mi candiderò per un terzo mandato. Non so se devo rispettare la Costituzione”

Roma, 4 maggio 2025 – Donald Trump assicura che non intende candidarsi per un terzo mandato da presidente, riconoscendo i vincoli che glielo impediscono. Tuttavia dice di non sapere se deve rispettare la Costituzione degli Stati Uniti. L'inquilino alla Casa Bianca parla a tutto campo nell'intervista rilasciata a Nbc News. A cominciare dalla situazione economica: Trump minimizza i timori di recessione negli Usa spiegando che si tratta di "un periodo di transizione" al termine del quale "staremo benissimo". "Tutto può succedere, ma credo che abbiamo la migliore economia nella storia del nostro Paese", commenta.

USA WHITE HOUSE
epa12068558 US President Donald Trump walks on the South Lawn as he prepares to leave the White House via Marine One in Washington, DC, USA, 01 May 2025. President Trump is due to visit Alabama and Florida. EPA/WILL OLIVER

Powell, la Fed e i tassi

Fa sapere che non rimuoverà Jerome Powell dall'incarico di presidente della Federal Reserve prima della scadenza del suo mandato, prevista per maggio 2026, ma no smette di insultarlo e ripetere l'appello alla Fed affinché abbassi i tassi di interesse. "Dovrebbe abbassarli. E a un certo punto lo farà. Lui preferirebbe di no perché non è un mio fan. Sai, non gli piaccio perché penso che sia un vero idiota", dice alla giornalista Kristen Welker. Alla domanda se avrebbe rimosso Powell prima della fine del suo mandato il prossimo anno, Trump però risponde di no. "Perché dovrei farlo? Potrò sostituire quella persona tra poco tempo".

I dazi

Trump non esclude la possibilità di rendere permanenti alcuni dazi. "No, perché se qualcuno pensasse che saranno ritirati dal tavolo, perché mai dovrebbe costruire negli Stati Uniti?", spiega. Quanto a Pechino, ammette di essere stato "molto duro con la Cina", interrompendo di fatto gli scambi commerciali tra le due grandi economie mondiali, ma ha afferma che il Dragone ora vuole raggiungere un accordo. "Abbiamo smesso di colpo – dice –. Questo significa che non perderemo mille miliardi di dollari... perché al momento non stiamo facendo affari con loro. E loro vogliono raggiungere un accordo. Lo vogliono davvero. Vedremo come andrà a finire, ma deve essere un accordo equo".

Il giusto processo

Il presidente statunitense non è sicuro poi che i cittadini Usa abbiano diritto al giusto processo garantito dalla Costituzione, riguardo al piano di deportare gli immigrati che si trovano illegalmente nel Paese. "Non lo so. Non sono un avvocato. Non lo so", dice, aggiungendo che un requisito del genere significherebbe "che dovremmo avere un milione, 2 milioni o 3 milioni di processi". 

Il terzo mandato

Esclusa l’ipotesi di un terzo mandato presidenziale nel 2028. "Ci sono molte persone che vendono il cappello (Trump 2028) – rivela –. Ma non è quello che mi aspetto di fare. Voglio vivere quattro anni fantastici e affidarli a qualcuno, idealmente un grande repubblicano, un grande repubblicano che li porti avanti". "Penso che quattro anni siano più che sufficienti per fare qualcosa di veramente spettacolare", aggiunge. "Non ho intenzione di farlo", risponde poi alla domanda se gli fossero state presentate delle teorie legali per modificare la Costituzione e consentire una terza candidatura, attualmente vietata dal 22° emendamento. Chi potrebbe essere il suo successore come candidato repubblicano nel 2028 dunque? Per Trump il vicepresidente James David Vance sta facendo un "lavoro fantastico", così come "fantastico" è il segretario di Stato e ora consigliere ad interim per la sicurezza nazionale, Marco Rubio.

La Groenlandia

Poi torna sull’annessione di Groenlandia, per cui non esclude l'uso della forza militare, e Canada, per  il quale però "non vedo nulla del genere". I canadesi, sottolinea, "pensano che li proteggeremo, e in effetti lo stiamo facendo. Ma la verità è che non si assumono la loro piena responsabilità ed è ingiusto nei confronti degli Stati Uniti e dei nostri contribuenti", spiega ribadendo il suo desiderio che il Canada diventi il 51° Stato degli Usa.

La pace in Ucraina

Infine Donald Trump riconosce che la pace tra Russia e Ucraina potrebbe non essere realizzabile. "Forse non è possibile – ammette –. C'è un odio tremendo, stiamo parlando di un odio tremendo tra questi due uomini (Volodymyr Zelkensky e Vladimir Putin, ndr) e tra i generali. Stanno combattendo duramente da tre anni". Il tycoon però si dichiara ottimista, dichiarando che ci sono comunque "ottime possibilità di farcela".