Trump: «Lunedì parlerò con Putin e Zelensky», pressing Usa per un accordo tra Mosca e Kiev: «Senza intesa, scattano sanzioni»
Nella chiamata tra Lavrov e il segretario di Stato Usa, Rubio, Mosca ha riconosciuto il «ruolo positivo degli Stati Uniti nell'aiutare Kiev ad accettare la proposta» del leader del Cremlino. Il presidente Usa annuncia di voler parlare al telefono prima con il presidente russo, poi con quello ucraino e poi con lui assieme a membro della Nato L'articolo Trump: «Lunedì parlerò con Putin e Zelensky», pressing Usa per un accordo tra Mosca e Kiev: «Senza intesa, scattano sanzioni» proviene da Open.

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avuto un confronto telefonico con il segretario di Stato americano Marco Rubio per affrontare il tema dei negoziati diretti tra Mosca e Kiev, in programma a Istanbul. Secondo una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri russo, Lavrov ha riconosciuto il «ruolo positivo degli Stati Uniti nell’aiutare Kiev ad accettare la proposta avanzata dal presidente Vladimir Putin per riprendere i colloqui» nella città turca. Mosca, si precisa nel comunicato, si dichiara disponibile a proseguire la cooperazione con Washington sul tema.
Le condizioni di Mosca per i negoziati di pace
Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «è possibile», ma solo dopo che Mosca e Kiev avranno raggiunto un accordo. Lo dichiara Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, all’indomani dei primi colloqui di pace diretti tra Russia e Ucraina dall’invasione del 2022. Il vertice di ieri, venerdì 16 maggio, a Istanbul era stato descritto dalla stampa internazionale come l’occasione perfetta per accelerare i negoziati sul cessate il fuoco. Invece, Mosca ha inviato in Turchia una delegazione con funzionari di basso rango e alla fine le due parti hanno raggiunto un accordo ben al di sotto delle aspettative, che si limita esclusivamente a uno scambio di prigionieri. «Ciò che resta da fare è quanto concordato ieri dalle delegazioni. Si tratta, ovviamente, principalmente di scambiare mille prigionieri per mille», ha precisato ancora Peskov.
Trump: «Senza accordo, impongo sanzioni devastanti»
Donald Trump, però, è tornato a ribadire ribadito la sua convinzione che Putin sia ancora disposto a negoziare una fine al conflitto in Ucraina e ha anche rilanciato l’ipotesi di dure sanzioni contro Mosca nel caso in cui non si arrivi a un’intesa. In un’intervista a Fox News, l’ex presidente americano ha dichiarato: «Se non si troverà un accordo, imporrò sanzioni che sarebbero devastanti per la Russia, soprattutto considerando la difficile fase che sta attraversando la sua economia, con il prezzo del petrolio ai minimi».
Trump ha, tuttavia, sottolineato di avere ancora un «ottimo rapporto» con il leader del Cremlino, esprimendo fiducia nella possibilità di riaprire un canale diretto: «Dobbiamo incontrarci. Credo che Putin sia stanco di tutta questa faccenda, non sta andando bene e vuole tornare a farlo».
Zelensky: «Ieri a Istanbul un’occasione persa»
A commentare il vertice di Istanbul è anche lo stesso Zelensky, secondo cui «ieri, come ogni giorno in questa guerra, si è presentata l’occasione per cessare il fuoco», ma il Cremlino si è opposto. «L’Ucraina propone da tempo questa soluzione: un cessate il fuoco completo e incondizionato per salvare vite umane. Alla Russia resta solo la possibilità di continuare a uccidere», scrive su X il presidente ucraino. «Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché fermi le uccisioni. Senza sanzioni più severe, senza una pressione più forte sulla Russia, non cercheranno una vera diplomazia… Ieri a Istanbul tutti hanno visto una delegazione russa debole, impreparata e priva di poteri significativi. Questa situazione deve cambiare», ha aggiunto Zelensky.
Zelensky presente all’insediamento del Papa
Nel frattempo, è stato annunciato che sarà presente anche il leader ucraino Zelensky domani in Vaticano, in occasione della cerimonia di insediamento di Papa Leone XIV a San Pietro. Per l’evento sono attese a Roma 156 delegazioni straniere. Tra le personalità istituzionali di rilievo annunciate figura anche il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance.
L’attacco russo contro un minibus in Ucraina
Nel frattempo, prosegue la guerra sul campo. Questa mattina, un attacco russo contro un minibus che trasportava civili in Ucraina ha causato nove morti e quattro feriti. «Un drone nemico ha colpito un autobus nei pressi di Bilopillia», ha dichiarato l’amministrazione militare della regione di confine di Sumy, pubblicando su Telegram le foto del minibus colpito. L’attacco è avvenuto alle 6:17 (le 5:17 in Italia), mentre il veicolo stava lasciando la città di Bilopillia alla volta di Sumy. «Questo non è solo un altro bombardamento, è un cinico crimine di guerra. L’esercito russo ha nuovamente colpito un obiettivo civile, violando tutte le norme del diritto internazionale e dell’umanità», ha commentato un funzionario del Dipartimento di polizia nazionale ucraina.
Foto copertina: EPA/Polizia ucraina | Il bus colpito da un drone russo a Bilopillia, nella regione ucraina di Sumy, 17 maggio 2025
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