Trump e Kennedy jr denunciati da 20 Stati per i tagli ‘illegali e pericolosi’ alla sanità
I procuratori generali di venti stati denunciano tagli "illegali e pericolosi": 20.000 dipendenti licenziati, chiusi programmi chiave contro malattie e povertà L'articolo Trump e Kennedy jr denunciati da 20 Stati per i tagli ‘illegali e pericolosi’ alla sanità proviene da Globalist.it.

I procuratori generali di 19 Stati americani e del Distretto di Columbia stanno impugnando i tagli al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, denunciando che la massiccia ristrutturazione voluta dall’amministrazione Trump ha smantellato programmi salvavita e lasciato agli Stati l’onere economico di fronteggiare crisi sanitarie sempre più gravi.
La causa è stata depositata lunedì presso un tribunale federale del Rhode Island, ha annunciato la procuratrice generale di New York, Letitia James. Hanno firmato il ricorso anche i procuratori generali di Arizona, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Hawaii, Illinois, Maine, Michigan, Maryland, Minnesota, New Jersey, New Mexico, Oregon, Rhode Island, Vermont, Washington, Wisconsin e il Distretto di Columbia.
Secondo la denuncia, il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha ristrutturato il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) lo scorso marzo, licenziando oltre 10.000 dipendenti e accorpando 28 agenzie sotto l’ombrello dell’HHS in soli 15 enti. Altri 10.000 dipendenti erano già stati allontanati dall’amministrazione di Donald Trump, con un taglio complessivo che ha ridotto del 25% la forza lavoro del Dipartimento.
«Nei suoi primi tre mesi, il segretario Kennedy e questa amministrazione hanno privato l’HHS delle risorse necessarie per svolgere le proprie funzioni», hanno scritto i procuratori generali.
Kennedy ha giustificato i tagli affermando di voler snellire la struttura della sanità pubblica statunitense e ridurre le ridondanze tra agenzie, nell’ambito di una direttiva battezzata “Make America Healthy Again”.
L’HHS è uno dei dipartimenti federali più costosi, con un bilancio annuo di circa 1.700 miliardi di dollari, destinati principalmente alla copertura sanitaria dei cittadini iscritti a Medicare e Medicaid.
Letitia James, a capo del ricorso legale, ha definito la ristrutturazione una “devastante e illegale aggressione” che mette in pericolo la vita delle persone. «Questa non è riforma della pubblica amministrazione. Non è efficienza. È smantellamento», ha dichiarato in conferenza stampa.
Secondo la causa, i tagli hanno avuto effetti concreti: i laboratori federali hanno ridotto i test per alcune malattie infettive; il governo non monitora più i rischi di cancro tra i vigili del fuoco; programmi per la prima infanzia sono rimasti senza garanzie di finanziamento; e iniziative per il controllo del cancro e la salute materna sono state chiuse. Anche i tagli al Centers for Disease Control and Prevention (CDC) avrebbero compromesso la risposta degli Stati a una delle peggiori epidemie di morbillo degli ultimi anni.
«Questo caos e l’abbandono delle funzioni essenziali del Dipartimento non sono effetti collaterali non intenzionali, ma il risultato voluto» della cosiddetta “Direttiva MAHA”, sostiene il ricorso. Gli Stati chiedono al giudice di annullare la direttiva, sostenendo che l’amministrazione non può eliminare unilateralmente programmi e fondi istituiti dal Congresso.
La ristrutturazione ha incluso anche l’eliminazione dell’intero team incaricato di aggiornare le linee guida federali sulla povertà, fondamentali per determinare l’accesso a Medicaid, all’assistenza alimentare e ad altri programmi di sostegno. È stata smantellata un’agenzia per la prevenzione del tabagismo, e la Substance Abuse and Mental Health Services Administration ha subito pesanti perdite di personale.
L’amministrazione Trump è già oggetto di altri ricorsi per tagli simili ad agenzie sanitarie e enti di ricerca pubblici. Solo lo scorso mese, una coalizione di 23 Stati ha denunciato il taglio di 11 miliardi di dollari destinati a iniziative legate al COVID-19 e ad altri progetti di salute pubblica in tutto il Paese.
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