Tredicenne aggredita dalla baby gang ad Avola: i passanti filmavano, senza intervenire
Il pestaggio è avvenuto nel Siracusano. Un video è stato addirittura diffuso in rete. La denuncia della sindaca: “Non basta l’indignazione, bisogna fermare la violenza”

Siracusa, 27 aprile 2025 – Una ragazzina di 13 anni aggredita da una baby gang: è stata spinta a terra e presa a calci, mentre alcuni presenti filmavano la scena con i telefonini, senza intervenire per aiutare la vittima. Il pestaggio è avvenuto ieri sera in viale Mattarella ad Avola, nel Siracusano. Un video dell'aggressione contro la minorenne di origine straniera è stato addirittura anche diffuso in rete.
"Quanto accaduto nel video che sta circolando ci scuote profondamente. Gesti come questi vanno condannati con fermezza”, commenta in una nota la sindaca di Avola, Rossana Cannata. “Ho già sentito le autorità competenti e le forze dell'ordine, che sono state prontamente avvertite e hanno già avviato gli interventi necessari. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle vittime di questi comportamenti e ai loro familiari".
La sindaca: “Non basta l’indignazione”
"Di fronte a episodi come questo, non basta l'indignazione: servono azioni quotidiane di educazione e responsabilità”, continua la prima cittadina di Avola. “I video ci sono, i controlli sono stati effettuati, ma ora è fondamentale che siano i giovani, con il sostegno delle famiglie, a farsi carico di un cambiamento vero. Avola ha da tempo attivi percorsi di prevenzione e sostegno, ma oggi più che mai serve uno sforzo ulteriore da parte di tutti. Chiediamo ai genitori di continuare a essere guida e riferimento per i propri figli, aiutandoli a riconoscere e a scegliere sempre il rispetto", aggiunge Rosanna Cannata.
"Spezzare il silenzio e fermare la violenza!”
"Chiediamo ai ragazzi di essere amici veri, quelli che si proteggono a vicenda, che hanno il coraggio di fermare chi fa del male, di essere solidali. Parlate, dialogate, denunciate: solo così possiamo spezzare il silenzio e fermare la violenza! Continueremo a fare rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni, le forze dell'ordine e, soprattutto, con le famiglie, per costruire insieme un futuro di rispetto, dignità e inclusione. Dobbiamo a continuare a rappresentare i valori dell'umanità e della civiltà", conclude Cannata.