Tesla a picco, le cause del crollo in Borsa e l’appello di Musk: “Non vendete”
Le azioni Tesla hanno ceduto il 26% da inizio anno e nell'ultimo mese il calo ha sfiorato il 40% a causa del cattivo andamento delle vendite e delle implicazioni politiche

Naviga in cattive acque il titolo Tesla, che da inizio anno perduto quasi il 40%. Un tracollo che è da imputare, in parte al coinvolgimento politico del suo patron Elon Musk, legato a doppio filo al Presidente Donald Trump, ma anche all’andamento deludente delle vendite ed alla concorrenza sempre più agguerrita dei marchi cinesi di auto elettriche, molto più economici.
Il tracollo del titolo al Nasdaq
Il titolo Tesla ha chiuso la seduta di venerdì scorso a 248,71 dollari su un minimo intraday toccato a 233 USD. A questo prezzo il titolo tesla ha annullato tutto il vantaggio realizzato a fine 2024, dopo la vittoria di Trump alle elezioni, che aveva portato il valore di Tesla su un picco di 480 dollari a metà dicembre. Da qui, è iniziato un movimento di correzione, dapprima più lento, poi sempre più ripido, che ha accelerato nell’ultimo mese. La performance dell’ultimo mese vede le azioni Tesla correggere del 26%, mentre la performance da inizio anno fa segnare un significativo -38%.
Le cause della caduta
Dietro questa performance c’è certamente una spiegazione politica, che fa riferimento alla eccessiva “esposizione” del fondatore Elon Musk su tematiche più politiche ed ideologiche che economiche. Un esempio è la visita al Pentagono, nella giornata di ieri, motivata dal suo ruolo di consulente per la riforma della PA, ma secondo la stampa americana la sortita avrebbe nascosto fini strategici ed avrebbe portato Musk a conoscenza di informazioni riservate sulla Cina, anche di carattere bellico.
Il brand ne ha pesantemente risentito, accusando nell’ultimo periodo il contraccolpo di campagne denigratorie e atti vandalici, che hanno portato ad un calo delle vendite e riconsegne di auto già vendute. Secondo la società di consulenza Edmunds le restituzioni a marzo hanno ormai fatto segnare un massimo storico, attestandosi all’1,4% del totale delle vetture restituite contro lo 0,4% di un anno fa, mentre l’interesse dei consumatori per i nuovi modelli Tesla sarebbe sceso ai minimi dal 2022.
Pesa la concorrenza di auto elettriche a basso costo, che sta frenando le vendite, da qualche tempo con il segno meno, insieme alla sospensione della produzione della Model Y per un restyling della linea produttiva. E benché il patron abbia affermato che Tesla produce ancora “l’auto più venduta al mondo”, la casa automobilistica sta fronteggiando un periodo veramente duro, che va al di là del ciclico calo delle vendite annuali (il trimestre gennaio-marzo è tradizionalmente il peggiore).
Il dimezzamento del valore delle azioni Tesla sul mercato azionario può poi essere attribuito a tematiche più tecniche, che hanno a che fare con un quadro di ipercomprato – RSI arrivato a quota 85 – ed un aumento della volatilità del titolo sul picco di 480 dollari, che ha innescato la correzione.
Azionisti in pressing
Questa performance ha deluso molto investitori ed analisti. Dan Ives di Wedbush Securities, uno dei maggiori sostenitori di Tesla, ha parlato di un “tornado” abbattutosi sull’azienda ed ha chiesto addirittura un passo indietro di Musk dalla politica, mentre Il segretario al Commercio Howard Lutnick ha destato grande perplessità, consigliando l’acquisto di azioni Tesla.
Musk rassicura
Do fronte a questa situazione, Musk ha tentato di rassicurare gli investitori ed i dipendenti di Tesla, nel corso di una diretta su X. Il patron di Tesla ha attribuito la performance ad “un po’ di tempesta” ed ha sollecitato i dipendenti-azionisti a non cedere al panico e non vendere le azioni Tesla.
“Se leggete le notizie, sembra la fine del mondo”, ha ironizzato il patron di Tesla, cercando di gettare acqua sul fuoco ed assicurando che le vetture Tesla “saranno ovunque” e che “il futuro è incredibilmente luminoso”. “Faremo cose che nessuno ha mai nemmeno sognato”, ha concluso.
Durante l’incontro con i dipendenti l’imprenditore ha parlato anche di alcuni progetti futuri, come una linea più economica di auto elettriche e l’auto autonoma, affermando che Tesla è ad “un aggiornamento software di distanza dall’essere completamente autonoma”. Una leva quest’ultima che non tira più.