Nuovo stadio San Siro, il progetto di Inter e Milan: 3 alternative
Il Docfap presentato da Inter e Milan illustra tre soluzioni per il nuovo stadio San Siro. Eccole descritte, con tempistiche e prezzi per capire il futuro dell'impianto e dell'area

La questione nuovo stadio San Siro ha ancora degli ostacoli da superare. Non tutto è in discesa, considerando l’indagine in corso, che Sala ha definito un “atto dovuto”, e i dubbi sulla valutazione economica del Meazza e dell’area circostante.
Detto ciò, è possibile immaginare ciò che dovrebbe realizzarsi grazie al dossier presentato da Inter e Milan al Comune. Centinaia di pagine che illustrano il futuro dell’intera area dopo l’acquisto da parte dei club.
Il bando del Comune
Il Comune di Milano ha aperto le porte a possibili offerte migliorative rispetto a quella presentata da Inter e Milan. Il documento è stato pubblicato il 24 marzo e presenta un aspetto interessante:
“L’Amministrazione valuterà, tra l’altro, in sede di negoziazione se ed in quale misura tener eventualmente conto ‘degli eventuali costi per rimozione di manufatti e bonifiche ambientali’”.
Altra questione sulla quale accordarsi, dunque, quella dei costi di demolizione e bonifica. Di certo non un ostacolo in grado di far saltare il banco, non a questo punto della trattativa. Viene sottolineato, inoltre, come saranno ascoltate soltanto proposte migliorative, che siano conformi ai criteri delle delibere precedenti. Il tutto da concretizzare in poco più di un mese. Un atto dovuto, dunque, che ha però soltanto un significato burocratico.
Il bando merita di certo una lettura approfondita, perché evidenzia anche un altro aspetto: lo stadio San Siro cambierà posizione. Ci sarà maggiore distanza tra l’impianto e gli edifici residenziali siti in Via Tesio. I nuovi lavori terranno dunque conto delle varie preoccupazioni evidenziate, relative a rumore, congestione e privacy: distanza di 74 metri nel punto minimo, rispetto ai 54 metri indicati nel progetto del 2022. Uno spostamento che avrà un impatto concreto urbano:
“Viene proposto il totale rifacimento del tunnel Patroclo, che sarà completamente ricostruito per facilitare la fluida integrazione di tutte le componenti del progetto, ed una connessione migliorata sull’asse nord sud”.
Nuovo stadio San Siro, le tempistiche
L’analisi dei costi prevede un totale di 1,25 miliardi di euro ma, al tempo stesso, non c’è traccia degli interventi relativi agli oneri di urbanizzazione. È tutto parte della trattativa che sarà condotta in seguito con il Comune. Un terreno scivoloso, considerando come non si tratti di cifre irrisorie. Il solo tunnel Patroclo dovrebbe prevedere un investimento pari a 70 milioni. Si ricorda che questa cifra fa riferimento al totale rifacimento (terza alternativa descritta in seguito, ndr).
Nel Docfap è però presente anche un’analisi dei costi della seconda alternativa, che propone la ristrutturazione dello stadio Meazza. A fronte di una capienza tra i 60 e i 65.000 posti, si prevede una spesa pari a 836 milioni di euro, con inizio dei lavori fissato nel 2031.

Tornando alla prima opzione, quella di un nuovo San Siro, è importante fissare alcune date:
- inizio lavori tra 2027-2028 (ritardo dovuto alle Olimpiadi Invernali);
- completamento del nuovo stadio a fine 2030;
- demolizione San Siro e inizio bonifiche nel 2031;
- fine processo demolizione e bonifica nel 2034;
- realizzazione del comparto commerciale inizierà a fine 2033;
- i lavori del comparto commerciale termineranno a fine 2034;
- la costruzione dello Stralcio Plurivalente terminerà tra il 2035 e il 2036.
Nuovo San Siro, prima alternativa
La prima soluzione proposta prevede il mantenimento dell’attuale configurazione dello stadio San Siro. In questo caso ci si limiterebbe a degli interventi già previsti all’interno del piano di manutenzione. Andrebbero ad aggiungersi poi delle azioni necessarie a garantire lo svolgimento regolare delle partite.
Una proposta che mira unicamente a prolungare la vita della struttura di alcuni anni, attraverso interventi mirati alla tutela delle strutture in calcestruzzo e della copertura metallica, tra le altre cose. Ignorati gli standard internazionali e, al tempo stesso, tutte le criticità funzionali e strutturali dell’impianto.
Si prevede una spesa limitata nell’immediato ma, al tempo stesso, dei costi di manutenzione destinati a crescere nel tempo. Un piano utile a guadagnare tempo in vista del trasferimento dei club altrove. Va da sé che non si prevedano miglioramenti di alcuna sorta per l’area circostante, in termini di strutture, soluzioni sul fronte dell’inquinamento acustico e viabilità.
Nuovo San Siro, seconda alternativa
In alternativa si prevede la riqualificazione funzionale e strutturale dello stadio San Siro. Una serie di interventi atti a ottimizzare l’impianto per le competizioni sportive:
- adeguamento delle tribune, con riduzione dei posti a sedere e l’aggiunta di spazi dedicati a servizi per i tifosi e ospitalità;
- costruzione di un corpo di fabbrica di quattro piani sul lato ovest;
- costruzione di nuovi edifici a sud e a nord dell’aria, con un solo piano fuori terra (zone ristorazione, aree per l’ospitalità e spazi distributivi);
- rifacimento degli impianti tecnologici;
- miglioramento delle misure di sicurezza;
- miglioramento dei percorsi e degli accessi;
- rafforzamento strutturale;
- aggiunta di posti per disabili.
Per quanto riguarda la sezione esterna, è contemplata la riqualificazione dell’area ovest con la realizzazione di un comparto plurivalente atto a ospitare funzioni commerciali, hotel e uffici. Si propone inoltre la ristrutturazione del tunnel Patroclo, con nuovi svincoli che condurranno a parcheggi interrati nel già citato comparto plurivalente e nello stadio.
Una soluzione che comporterebbe lo spostamento dell’attività sportiva dei due club in stadi vicini e, comprensibilmente, più piccoli. Un disagio che per durerà per 2-3 anni, con conseguenti problematiche per il pubblico è una netta riduzione dei ricavi del 50-70% per ogni società.
Nuovo San Siro, terza alternativa
Si parla qui del vero progetto per un nuovo stadio San Siro. Una costruzione sostitutiva, che tenga conto degli standard internazionali, delle criticità evidenti e delle necessità dell’area circostante.

Ecco gli elementi evidenziati nel documento:
- posizionamento nell’area ovest del lotto;
- capienza da 71.500 posti;
- adeguamento totale alle normative italiane in materia di accessibilità e sicurezza;
- utilizzo di soluzioni tecnologiche e di materiali atti a contribuire in maniera netta alla diminuzione sensibile dell’impatto acustico sul contesto;
- realizzazione di percorsi pedonali all’interno di un grande parco urbano;
- realizzazione di parcheggi sotterranei;
- realizzazione del nuovo tunnel Patroclo;
- nuovo podio e fan-zone a ovest dell’area;
- realizzazione di un lotto plurivalente, per garantire la crescita dell’area, anche in assenza di eventi;
- rifunzionalizzazione di parte dello stadio Meazza.