Termosifoni, li ho dimenticati accesi e mi hanno multato | Divieto totale dopo quest’ora: un minuto di troppo ti costa 3 stipendi

Termosifoni, attenzione alle nuove regole: multe salate per chi non rispetta l’orario. Se lo hai lasciato acceso la paghi cara.

Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, il tema del riscaldamento domestico diventa sempre più attuale. In molte città italiane, le giornate più miti rendono meno necessario l’uso dei termosifoni, ma il loro utilizzo non è lasciato alla libera scelta dei cittadini. Esistono infatti normative precise che regolano orari e periodi di accensione in base alla zona climatica.

Le regole attuali non solo stabiliscono quando è possibile tenere acceso il riscaldamento, ma impongono anche limiti di temperatura per evitare sprechi energetici. Il rispetto di queste disposizioni non è solo una questione ambientale, ma anche economica, poiché le multe per chi trasgredisce possono essere molto elevate.

Molti cittadini, spesso inconsapevoli delle normative, continuano a utilizzare il riscaldamento oltre i limiti consentiti, rischiando così di incorrere in sanzioni salate. Il regolamento divide l’Italia in sei zone climatiche, stabilendo per ognuna una data precisa per lo spegnimento dei termosifoni. Superare anche di pochi minuti il tempo massimo consentito potrebbe portare a sorprese spiacevoli.

Per evitare problemi, è importante conoscere le regole e sapere fino a quando è possibile accendere il riscaldamento nella propria città. In alcune zone, infatti, i termosifoni devono essere spenti già a marzo, mentre in altre è consentito prolungarne l’uso fino ad aprile. Superare questi limiti, anche per distrazione, può costare caro.

Quando vanno spenti i termosifoni e cosa dice la legge

Il DPR 412 del 1993 stabilisce i periodi e gli orari in cui è possibile tenere accesi i termosifoni, suddividendo l’Italia in sei zone climatiche. Ad esempio, nelle zone più calde come Sicilia e Calabria, il riscaldamento deve essere spento entro il 31 marzo, mentre nelle aree più fredde come il Nord Italia, è possibile utilizzarlo fino al 15 aprile. Oltre queste date, l’accensione diventa illegale, salvo condizioni meteorologiche straordinarie.

Oltre ai limiti temporali, esistono anche restrizioni sulla temperatura interna delle abitazioni. La normativa impone un massimo di 19°C, con una tolleranza di 2°C in più. Questo significa che impostare il riscaldamento oltre i 21°C potrebbe comportare sanzioni, soprattutto in caso di controlli condominiali o comunali.

Multe fino a 3.000 euro per chi non rispetta le regole

Secondo la normativa vigente, chi lascia acceso il riscaldamento oltre l’orario consentito può ricevere multe da 500 a 3.000 euro, a seconda della gravità della violazione. Come dice Money, in alcuni casi specifici, le sanzioni possono aumentare ulteriormente se si tratta di recidiva o se l’infrazione riguarda un intero condominio.

Un semplice minuto di troppo potrebbe quindi trasformarsi in una stangata economica, con multe equivalenti anche a tre stipendi mensili. Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale seguire il calendario ufficiale e impostare correttamente il timer dei termosifoni, così da evitare sprechi e, soprattutto, sanzioni pesanti.

L'articolo Termosifoni, li ho dimenticati accesi e mi hanno multato | Divieto totale dopo quest’ora: un minuto di troppo ti costa 3 stipendi è stato scritto su: CUENEWS | Finance.