
Nell’area costiera dell’attuale
Israele, a pochi chilometri da
Haifa, sorgeva
Tel Shiqmona, un antico insediamento fenicio risalente a circa 3.000 anni fa, rivelatosi oggi come uno dei più antichi e duraturi centri di produzione industriale della
tintura viola, nota come
porpora di Tiro. Gli archeologi hanno dimostrato che il sito fu attivo per secoli nella raffinazione di questo colorante tanto ambito nell’
Età del Ferro, trasformandosi in un punto focale della manifattura artigianale mediterranea. La trasformazione da villaggio a fabbrica fortificata Durante il periodo compreso tra il
1100 e il 900 a.C., Tel Shiqmona si presentava inizialmente come un modesto villaggio di
pescatori fenici, specializzati nella raccolta di
murici, molluschi marini della famiglia
Muricidae. Ma con l’espansione del
Regno di Israele, l’insediamento si evolve in un
centro fortificato, strutturato per una produzione su
larga scala. Lo conferma
Golan Shalvi, archeologo dell’
Università di Chicago, che ha guidato le recenti indagini sul sito. I resti archeologici: vasche, pigmenti e strumenti di lavorazione Le campagne di scavo hanno portato alla luce
vasche di lavorazione da 350 litri ciascuna, impregnate di pigmento viola, insieme a
135 oggetti macchiati di colore e un totale di
176 manufatti associati alla tintura. Questi reperti attestano la
natura sistematica e duratura dell’attività produttiva. Il processo chimico per ottenere la tintura richiedeva
passaggi complessi, capaci di convertire il
muco verdastro secreto dai molluschi in una sostanza
violacea stabile, in grado di
legarsi ai tessuti. Il declino e l’abbandono della produzione Con il
crollo del Regno di Israele nel 720 a.C., la produzione subì un calo, salvo poi risollevarsi sotto l’
occupazione assira. Ma intorno al
600 a.C., con la conquista da parte dei
Babilonesi, il sito venne abbandonato. Nonostante la mancanza di documentazione storica diretta, le prove materiali di Tel Shiqmona rappresentano una
testimonianza unica al mondo di produzione continua di porpora in un’
infrastruttura dedicata. Un sito di lavoro più che di bellezza Lontano dall’immagine idealizzata dei centri dell’antichità, Tel Shiqmona era un
luogo operativo, dominato da
odori pungenti e
tessuti tinti stesi ad asciugare. Non vi erano
templi o palazzi, ma solo edifici funzionali alla produzione. L’intero insediamento rifletteva una
cultura materiale dedicata a una delle merci più
preziose e simboliche del mondo antico, la
porpora, riservata alle
élite e ai
rituali sacri. Fonti autorevoli internazionali come
Nature,
Science e il
New York Times hanno documentato studi approfonditi sulla porpora di Tiro e sulle tecniche di tintura dell’antichità.
Tel Shiqmona: cuore produttivo della porpora nella regione mediterranea