Tel Shiqmona: cuore produttivo della porpora nella regione mediterranea

Nell’area costiera dell’attuale Israele, a pochi chilometri da Haifa, sorgeva Tel Shiqmona, un antico insediamento fenicio risalente a circa 3.000 anni fa, rivelatosi oggi come uno dei più antichi e duraturi centri di produzione industriale della tintura viola, nota come porpora di Tiro. Gli archeologi hanno dimostrato che il sito fu attivo per secoli nella […] Tel Shiqmona: cuore produttivo della porpora nella regione mediterranea

Apr 19, 2025 - 12:38
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Tel Shiqmona: cuore produttivo della porpora nella regione mediterranea
Nell’area costiera dell’attuale Israele, a pochi chilometri da Haifa, sorgeva Tel Shiqmona, un antico insediamento fenicio risalente a circa 3.000 anni fa, rivelatosi oggi come uno dei più antichi e duraturi centri di produzione industriale della tintura viola, nota come porpora di Tiro. Gli archeologi hanno dimostrato che il sito fu attivo per secoli nella raffinazione di questo colorante tanto ambito nell’Età del Ferro, trasformandosi in un punto focale della manifattura artigianale mediterranea. La trasformazione da villaggio a fabbrica fortificata Durante il periodo compreso tra il 1100 e il 900 a.C., Tel Shiqmona si presentava inizialmente come un modesto villaggio di pescatori fenici, specializzati nella raccolta di murici, molluschi marini della famiglia Muricidae. Ma con l’espansione del Regno di Israele, l’insediamento si evolve in un centro fortificato, strutturato per una produzione su larga scala. Lo conferma Golan Shalvi, archeologo dell’Università di Chicago, che ha guidato le recenti indagini sul sito. I resti archeologici: vasche, pigmenti e strumenti di lavorazione Le campagne di scavo hanno portato alla luce vasche di lavorazione da 350 litri ciascuna, impregnate di pigmento viola, insieme a 135 oggetti macchiati di colore e un totale di 176 manufatti associati alla tintura. Questi reperti attestano la natura sistematica e duratura dell’attività produttiva. Il processo chimico per ottenere la tintura richiedeva passaggi complessi, capaci di convertire il muco verdastro secreto dai molluschi in una sostanza violacea stabile, in grado di legarsi ai tessuti. Il declino e l’abbandono della produzione Con il crollo del Regno di Israele nel 720 a.C., la produzione subì un calo, salvo poi risollevarsi sotto l’occupazione assira. Ma intorno al 600 a.C., con la conquista da parte dei Babilonesi, il sito venne abbandonato. Nonostante la mancanza di documentazione storica diretta, le prove materiali di Tel Shiqmona rappresentano una testimonianza unica al mondo di produzione continua di porpora in un’infrastruttura dedicata. Un sito di lavoro più che di bellezza Lontano dall’immagine idealizzata dei centri dell’antichità, Tel Shiqmona era un luogo operativo, dominato da odori pungenti e tessuti tinti stesi ad asciugare. Non vi erano templi o palazzi, ma solo edifici funzionali alla produzione. L’intero insediamento rifletteva una cultura materiale dedicata a una delle merci più preziose e simboliche del mondo antico, la porpora, riservata alle élite e ai rituali sacri. Fonti autorevoli internazionali come Nature, Science e il New York Times hanno documentato studi approfonditi sulla porpora di Tiro e sulle tecniche di tintura dell’antichità.

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