Tassi Fed: due o tre tagli nel 2025? Le previsioni degli analisti
Ieri non sono arrivate novità dalla Federal Reserve e ora gli analisti si attendono qualche modifica nella politica monetaria dell’istituto nel corso delle prossime riunioni, anche regna sempre l’incertezza.

Nessuna sorpresa ieri dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse, rimasti invariati nell’intervallo 4,25%-4,50%, ma il mercato già si chiede quali saranno le prossime mosse di politica monetaria dell’istituto guidato da Jerome Powell.
La maggioranza dei componenti del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, prevede ancora, come a dicembre, un taglio di mezzo punto percentuale dei tassi d'interesse nel 2025 e di un altro mezzo punto percentuale nel 2026. Quattro componenti, però, prevedono invece che non ci saranno tagli nel corso dell'intero anno.
"Non dobbiamo avere fretta, possiamo permetterci di aspettare per avere maggiore chiarezza" sugli effetti economici delle politiche della nuova amministrazione statunitense, prima di modificare i tassi d'interesse, spiegava Powell nella conferenza stampa successiva alla decisione di ieri.
Gli operatori di mercato attualmente prezzano un allentamento di 63 punti base da parte della Fed quest'anno, con una probabilità del 60% di un taglio dei tassi di 25 punti base a giugno, secondo lo strumento Fedwatch di Cme Group.
“Come previsto, la Fed ha adottato un tono cauto nella riunione di questo mese, rimanendo in attesa di chiarimenti sulle prospettive di crescita e sulle modifiche alla politica commerciale”, evidenzia Whitney Watson di Goldman Sachs Asset Management.
“Le revisioni delle proiezioni dei membri del FOMC lasciano in qualche misura la sensazione di un'atmosfera da "stagflazione", con previsioni di crescita e inflazione che si muovono in direzioni opposte. Per il momento la Fed è in modalità 'wait and see', per verificare se il recente rallentamento della crescita si trasformerà in qualcosa di più serio”, ha aggiunto.
Secondo Eric Winograd, US Economist di AllianceBernstein, “dato l'esito della riunione più che scontato, l'attenzione si è concentrata su come il Comitato stia interpretando la volatilità della politica economica nei primi giorni dell'amministrazione Trump. Il presidente Powell ha ribadito con enfasi l'intenzione della Fed di adottare un approccio reattivo piuttosto che proattivo nella gestione della politica monetaria: prima di intervenire, quindi, la Fed attenderà di vedere come le modifiche influenzano l'economia, sulla base dei dati in arrivo”.
A questo punto, Winograd ritiene che “vi sia una lieve probabilità che la Fed effettui più dei due tagli previsti dalla mediana dei 'dot plot', e la mia previsione rimane di tre tagli”. Tuttavia, avverte “la differenza è sottile e, al momento, due allentamenti sembrano altrettanto probabili. Potremo farci un'idea più chiara nei prossimi mesi, quando si potrà valutare con maggiore precisione l'impatto dell'attuale incertezza di politica economica sulla crescita e sulle aspettative di inflazione.
Della stessa opinione Mahmood Pradhan, head of global economics dell’Amundi Investment Institute. L’esperto si aspetta infatti tre tagli, “poiché la crescita rallenterà ulteriormente”, dichiara.
“La crescita potrebbe continuare a indebolirsi e la Fed potrebbe dover tagliare i tassi con più forza del previsto”, concorda Matthias Scheiber, head of the Multi-Asset Solutions Team di Allspring Global Investments.
Per Tiffany Wilding, economista di PIMCO, ora “i funzionari della Fed devono affrontare la sfida di bilanciare l'aumento dell'inflazione e i rischi di recessione che sembrano aumentare di pari passo. Nel breve termine, Powell ha segnalato che i funzionari sono a proprio agio nel mantenere i tassi invariati e procedere con cautela. Tuttavia, riteniamo che la disoccupazione sarà l'arbitro finale e ci aspettiamo ancora che la Fed tagli in modo aggressivo nel caso in cui il tasso di disoccupazione inizi a salire”.
Addirittura, c’è chi prevede un anno di pausa per l’istituto di Powell. “La Fed potrebbe non tagliare i tassi quest'anno, o per lo meno la barra per ulteriori tagli da qui in poi rimane estremamente alta”, spiega Salman Ahemed, Global Head of Macro and Strategic Asset Allocation di Fidelity.
È d’accordo Jean Boivin di Managing Director, Head di BlackRock Investment Institute (BII): “Anche se un’incertezza prolungata iniziasse a pesare su una crescita altrimenti solida, la Fed avrà difficoltà a tagliare i tassi più di una o due volte quest’anno”, conclude l'analista.