Sciopero 1° aprile revocato, c’è l’accordo sull’aumento di oltre 200 euro

Lo sciopero nazionale dei trasporti dell'1 aprile 2025 è stato ritirato, ma i Cobas si sfilano dall'accordo fra le parti e confermano l'agitazione di 24 ore del 21 marzo

Mar 20, 2025 - 17:11
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Sciopero 1° aprile revocato, c’è l’accordo sull’aumento di oltre 200 euro

Revocato lo sciopero dei mezzi pubblici dell’1 aprile 2025: è stato raggiunto un accordo tra governo, sindacati e associazioni datoriali per il rinnovo del contratto nazionale del settore trasporti, che riguarda oltre 120.000 autoferrotranvieri.

Di conseguenza, è stato ritirato lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per l’1 aprile. Ma i Cobas protestano comunque con uno sciopero nazionale il 21 marzo. E nella giornata di martedì 1 aprile restano confermati alcuni scioperi locali nei trasporti di durata compresa fra le 4 e le 8 ore.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo prevede “l’incremento economico medio mensile a regime tra i 220 ed i 240 euro“. Il contratto rispetta la decorrenza 2024-2026. Lo sciopero nazionale dell’1 aprile sarebbe durato 24 ore ed era stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Resta, come detto, l’agitazione dei Cobas.

L’accordo raggiunto da sindacati e associazioni datoriali Astra, Anav e Agens conferma le precedenti intese dell’11 dicembre e del 18 dicembre. Si prevede un incremento medio a regime di 160 euro dei minimi tabellari, da erogare in due tranche e viene istituito un nuovo elemento distinto della retribuzione (Edr) di 40 euro medi lordi mensili, erogato per 14 mensilità.

Il contratto nazionale è scaduto alla fine del 2023. Per tale periodo di vacanza contrattuale, dall’1 gennaio al 31 dicembre 2024 gli autoferrotranvieri riceveranno l’una tantum da 500 euro.

Ed entro sei mesi dall’accordo di rinnovo, le parti procederanno a definire intese in merito all’orario di lavoro. L’obiettivo è quello di bilanciare le esigenze aziendali con quelle di vita. Si tratta anche per l’erogazione di 40 euro mensili lordi erogati per 12 mesi. Qualora non si dovesse riuscire a stringere un’intesa, dall’1 gennaio 2026 saranno erogati 20 euro che le parti a livello aziendale potranno convertire in 2 giornate di permesso retribuito anche nei casi di lavoro part-time. L’ipotesi riguarda anche il personale a tempo determinato in organico alla data di sottoscrizione dell’accordo.

Sul rinnovo contrattuale pesava l’incognita relativa alla copertura finanziaria, ma grazie a un decreto legislativo del 13 marzo, le accise su benzina e gasolio sono state riallineate e i fondi aggiuntivi derivanti andranno al trasporto pubblico. Di tagliare le accise, dunque, non se ne parla: il cavallo di battaglia di Giorgia Meloni e Matteo Salvini in campagna elettorale è stato infine azzoppato dalla necessità di reperire risorse al più presto.

Cobas in sciopero venerdì 21 marzo

Al Cobas, ADL Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub Trasporti non ci stanno e confermano lo sciopero di 21 marzo. L’agitazione di 24 ore avverrà nel rispetto delle fasce locali di garanzia. A Milano lo sciopero dei mezzi interesserà le linee Atm tra le 8:45 e le 15:00, e poi nuovamente dalle 18:00 in poi. Trenord non aderirà dal momento che il personale ha già aderito allo sciopero del 19 marzo. A Roma scioperano Atac e la rete periferica gestita dagli operatori privati. Il servizio sarà regolare durante le fasce di garanzia (da inizio servizio alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00).

Chi partecipa allo sciopero dell’1 aprile

Lo sciopero nazionale dell’1 aprile è stato revocato, ma restano tre scioperi dei trasporti locali in altrettante città:

  • a Messina lo sciopero dei mezzi sarà di 8 ore, dalle 16:00 alle 23:59;
  • a Savona lo sciopero dei mezzi sarà di 4 ore, dalle 10:15 alle 14:15;
  • a Vicenza lo sciopero dei mezzi sarà di 4 ore, dalle 17:00 alle 21:00.

L’adesione riguarderà solo alcune sigle sindacali, ma i disagi potrebbero comunque essere notevoli.