"Tari più leggera per i fuori sede" La proposta di FdI in consiglio

I consiglieri comunali di Fdi a Palazzo Vecchio - grazie al lavoro di Angela Sirello (capogruppo) Matteo Chelli, Alessandro...

Mag 10, 2025 - 05:03
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"Tari più leggera per i fuori sede" La proposta di FdI in consiglio

I consiglieri comunali di Fdi a Palazzo Vecchio - grazie al lavoro di Angela Sirello (capogruppo) Matteo Chelli, Alessandro Draghi e Giovanni Ganfolfo - intervengono sul tema della Tari dopo che recentemente è stata approvata in Consiglio la delibera sulla ripartizione del carico tariffario fra utenze domestiche e non domestiche. A breve verrà discusso nell’assemblea cittadina un ordine del giorno che, se sarà approvato, impegnerà la giunta ad "avviare un percorso di studio e approfondimento finalizzato alla modifica del regolamento comunale per l’applicazione della tassa sui rifiuti per far sì che le utenze domestiche possano richiedere che nel calcolo della tariffa a loro carico, previa produzione di idonea documentazione, non venga considerato il componente che, pur risultando anagraficamente residente, svolga attività di studio o lavoro e sia titolare di un contratto d’affitto regolarmente registrato in altro comune".

"I fuori sede – spiegano Chelli e Sirello – devono sobbarcarsi anche tutta una serie di altri costi, non sociali ma economici. Pensiamo alla Tari. La parte variabile della tariffa è parametrata alla consistenza del nucleo familiare. Poiché la maggior parte dei fuori sede (per lavoro o per motivi di studio) mantiene la residenza in città, laddove questi abbiano dei contratti di affitto non transitori (superiori cioè a 6 mesi) devono pagare la Tari anche nel comune in cui sono domiciliati".

"In parole povere, pagano la Tari due volte – aggiungono gli esponenti di Fdi -. Una nel comune in cui hanno la residenza (ma in cui, giocoforza, non vivono o comunque fanno rientro occasionalmente), l’altra nel comune in cui hanno il domicilio per lavoro o studio. La nostra richiesta va nella direzione, anche alla luce degli aumenti sempre più corposi della tariffa che interessano in maniera sostanziale le famiglie, di prevedere una riduzione per quelle utenze domestiche che abbiano nel nucleo uno o più componenti fuori sede per motivi di lavoro o studio, intestatari di contratti di affitto non transitori". In aula sarà battaglia. Il capogruppo del Pd Luca Milani parla di atto su un aspetto "residuale. In linea di principio può essere anche corretta ma mi pare di nicchia". In aula sarà battaglia anche perché il dibattito è acceso pure il recupero dell’evasione, dove secondo Chelli serve "migliorare la capacità di riscossione. Nel 2024 il recupero è del 46% su quanto previsto. Poco".

Niccolò Gramigni