Studentessa minacciata dall'ex fidanzato si rivolge ai prof: lo stalker condannato a 18 mesi

Un giovane di 20 anni è stato condannato a 18 mesi per stalking nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza appena maggiorenne. La vicenda, iniziata con una breve relazione, si è trasformata in una storia drammatica a causa delle minacce di morte e della costante persecuzione psicologica da parte di lui. Fino a che, nel novembre del 2023, il ragazzo è stato arrestato per una minaccia forte nei confronti della vittima, con un macabro riferimento al femminicidio di Giulia Cecchettin. La giovane, terrorizzata, ha trovato supporto nei suoi prof che, in aula, l'hanno descritta come “impaurita” e “soffrente” a causa delle continue minacce. Indice La minaccia e la denuncia: un atto di coraggio Un quadro di violenza e sofferenza emotiva Il ricorso in appello La minaccia e la denuncia: un atto di coraggio Proprio in quel frangente, però, la giovane vittima ha però finalmente trovato il coraggio per denunciare l'ex fidanzato, che l'aveva minacciata dicendole: “Ti faccio fare la fine di quella là”, riferendosi al tragico caso di Giulia Cecchettin. La minaccia, pronunciata alla fermata dell'autobus, è stata il punto di rottura. La ragazza, che aveva cercato di interrompere ogni contatto con l'ex, era perseguitata per mesi. Un quadro di violenza e sofferenza emotiva Durante il processo, fa sapere 'La Stampa', è emerso un quadro di controllo e manipolazione. Secondo l'accusa, le dichiarazioni della persona offesa sono state valutate come “credibili, puntuali” e, in particolare, “faticose, piene di sofferenza ed emotività”. Tutti elementi che rafforzano la veridicità della sua narrazione. Da tale resoconto emergerebbe una relazione caratterizzata da offese, minacce, violenze fisiche e sopraffazione, da stalking e comportamenti persecutori. Il ricorso in appello Nonostante l'opposizione della procura, il giudice ha accolto la richiesta della difesa di annullare l'ordine restrittivo di divieto di avvicinamento. La sospensione della condanna è stata vincolata al pagamento di un risarcimento di 15mila euro alla ragazza vittima di violenze, entro un periodo di tre mesi. La difesa ha già annunciato il ricorso in appello contro la decisione.

Mar 3, 2025 - 16:45
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Studentessa minacciata dall'ex fidanzato si rivolge ai prof: lo stalker condannato a 18 mesi

studentessa stalking condannato 18 mesi ex fidanzato

Un giovane di 20 anni è stato condannato a 18 mesi per stalking nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza appena maggiorenne. La vicenda, iniziata con una breve relazione, si è trasformata in una storia drammatica a causa delle minacce di morte e della costante persecuzione psicologica da parte di lui.

Fino a che, nel novembre del 2023, il ragazzo è stato arrestato per una minaccia forte nei confronti della vittima, con un macabro riferimento al femminicidio di Giulia Cecchettin. La giovane, terrorizzata, ha trovato supporto nei suoi prof che, in aula, l'hanno descritta come “impaurita” e “soffrente” a causa delle continue minacce.

Indice

  1. La minaccia e la denuncia: un atto di coraggio
  2. Un quadro di violenza e sofferenza emotiva
  3. Il ricorso in appello

La minaccia e la denuncia: un atto di coraggio

Proprio in quel frangente, però, la giovane vittima ha però finalmente trovato il coraggio per denunciare l'ex fidanzato, che l'aveva minacciata dicendole: “Ti faccio fare la fine di quella là”, riferendosi al tragico caso di Giulia Cecchettin.

La minaccia, pronunciata alla fermata dell'autobus, è stata il punto di rottura. La ragazza, che aveva cercato di interrompere ogni contatto con l'ex, era perseguitata per mesi.

Un quadro di violenza e sofferenza emotiva

Durante il processo, fa sapere 'La Stampa', è emerso un quadro di controllo e manipolazione. Secondo l'accusa, le dichiarazioni della persona offesa sono state valutate come “credibili, puntuali” e, in particolare, “faticose, piene di sofferenza ed emotività”. Tutti elementi che rafforzano la veridicità della sua narrazione.

Da tale resoconto emergerebbe una relazione caratterizzata da offese, minacce, violenze fisiche e sopraffazione, da stalking e comportamenti persecutori.

Il ricorso in appello

Nonostante l'opposizione della procura, il giudice ha accolto la richiesta della difesa di annullare l'ordine restrittivo di divieto di avvicinamento. La sospensione della condanna è stata vincolata al pagamento di un risarcimento di 15mila euro alla ragazza vittima di violenze, entro un periodo di tre mesi.

La difesa ha già annunciato il ricorso in appello contro la decisione.