Pisa, infermiera aggredita a Cisanello. Al pronto soccorso per lo choc
L’uomo si lamentava per presunti ritardi nelle visite: intervenuti i vigilanti. Daniele Carbocci (Nursind): “Violenza in aumento anche negli ambulatori”

Pisa, 23 marzo 2025 – Prima si sarebbe lamentato, poi sarebbe passato all’aggressione verbale. Nuovo episodio a Cisanello, nell’edificio numero 10, stavolta, nell’area dove si trovano gli ambulatori. Presa di mira un’infermiera, come racconta Daniele Carbocci, segretario Nursind: “Quel luogo è molto frequentato. Prima là c’era la vigilanza, ora non più. È intervenuta un’altra guardia che è arrivata quindi dopo qualche minuto quando era già finito tutto”. Infermiera aggredita: "Insulti e oltraggi a sfondo sessuale. Mi difenderò in aula"
Il fatto. “L’uomo era in attesa di una visita e se l’è presa con la prima persona incontrata, la collega, infatti, non era neppure la referente per quel tipo di servizio, si trovava all’inizio del corridoio.
Prima ha brontolato per i ritardi, come se le visite potessero essere sempre puntuali al minuto. Poi, a un certo punto il tono è cambiato e sono arrivate le offese, con epiteti di ogni genere. In quel momento è stata chiamata la vigilanza, ma, intanto, la mia collega aveva subito questo attacco per il quale è rimasta molto provata. Tanto che è andata al Pronto soccorso dove i medici le hanno dato 4 giorni di prognosi, qualche giorno di riposo, perché il nostro lavoro deve essere svolto senza stress ulteriore”, commenta Carbocci che aggiunge: “È una collega gentilissima, oltre che preparata e sentirsi urlare in quel modo non è bello. Ha fatto la segnalazione all’azienda, come da procedura”.
Un problema che va al di là del singolo episodio. “Purtroppo quello della violenza - fisica e mentale - non è più un fenomeno legato ad alcuni reparti specifici, come quello della psichiatria e del pronto soccorso, ma si sta allargando da tempo anche agli ambulatori”, aggiunge il rappresentante degli infermieri.
La prevenzione. “Servirebbe una guardia dedicata, perché la vista della divisa spesso scoraggia questo genere di comportamenti, soprattutto nei confronti di colleghe donne che sono le più colpite, non a caso. Torniamo a chiedere un presidio fisso”.
Una delle ultime aggressioni si era verificata a novembre. Calci, offese e una bottiglietta lanciata contro un’infermiera. Poco prima delle 18 un uomo (poi fermato dalla polizia), in stato di agitazione per aver assunto alcol, aveva preso a calci un infermiere, offeso una persona presente in attesa e tirato una bottiglietta a un’infermiera.