Una terra da proteggere, precauzione ok. Ma investire sulla tecnologia
Il commento della vicedirettrice de La Nazione Cristina Privitera

Firenze, 23 marzo 2025 – A chi ha cinquant’anni o un po’ di più il cambiamento del clima non può che apparire evidente. Le allerte meteo gialle, arancioni, rosse? Una novità degli ultimi anni così come le bombe d’acqua e i temporali autorigeneranti con i conseguenti gravissimi danni che portano con sé, a partire dalla perdita di vite umane.
Così come le scuole, i parchi, i cimiteri e via dicendo chiusi per una assolutamente giusta precauzione. Intendiamoci, gli eventi catastrofici c’erano anche in passato, ma in maniera più sporadica rispetto agli ultimi anni.
Il cambiamento climatico ci appare con tutta la sua evidenza anche per questo: incide sulle nostre vite di tutti i giorni. I figli restano a casa perché le lezioni sono sospese, i genitori si trovano a doversi organizzare in quattro e quattr’otto per restare a casa con loro, molte attività ed eventi vengono annullati, in alcuni casi anche i negozi chiudono, veniamo invitati – di nuovo giustamente – a restare a casa.
L’ultima allerta ci ha insegnato che queste misure sono fondamentali almeno per evitare morti e dispersi e danni ancora più gravi. Precauzioni eccessive, secondo alcuni che s’infuriano sui social tanto quanto altri che reclamano invece allerte rosse più tempestive a seconda dei casi. O troppo allarme, o troppo poco. Se però ci fermiamo alla anche comprensibile impulsività del momento non ne usciamo.
Che cosa possiamo invece chiedere nell’immediato a chi ci amministra? Dobbiamo chiedere di investire con decisione in opere che garantiscano la massima sicurezza possibile del territorio, difendendoci dalle drammatiche conseguenze dei nuovi e violenti fenomeni atmosferici.
Ma anche di destinare risorse per sviluppare la tecnologia a servizio delle previsioni meteo: più riusciranno a migliorare gli standard di precisione più sarà possibile agire per tempo per mettere in sicurezza persone e beni. Tutto questo aspettando di vedere davvero messe in atto le azioni indispensabili per mitigare gli effetti di questo innegabile cambiamento climatico.