"Strumenti più efficaci e moderni contro crimini e terrorismo sul web"
Aggiornare e rafforzare gli strumenti di coordinamento investigativo alla luce delle più recenti evoluzioni normative, giudiziarie e criminali, comprese le...

Aggiornare e rafforzare gli strumenti di coordinamento investigativo alla luce delle più recenti evoluzioni normative, giudiziarie e criminali, comprese le nuove forme di reato informatico. È l’obiettivo del nuovo Protocollo organizzativo in materia di criminalità organizzata e terrorismo siglato tra il procuratore generale di Perugia e i procuratori della Repubblica del Distretto. L’obiettivo primario dell’intesa è rafforzare il dialogo operativo tra le Procure del Distretto e migliorare la tempestività e l’efficacia delle indagini in materia di criminalità organizzata e terrorismo, ma anche nei confronti di quei reati "spia".
Si tratta di un modello di cooperazione evoluto, sottolinea il procuratore generale Sergio Sottani, che, abbandonando l’approccio rigido del precedente, introduce criteri dinamici e interpretativi per l’individuazione di fenomeni criminali strutturati. Un’innovazione importante è l’inclusione dei reati informatici nei casi in cui sussistano elementi concreti per ritenerli riconducibili ad azioni coordinate contro sistemi informatici pubblici o di pubblica utilità.
Il protocollo prevede che le Procure ordinarie trasmettano tempestivamente per conoscenza alla Procura distrettuale le notizie di reato con caratteristiche compatibili con contesti mafiosi, terroristici o cibernetici strutturati, anche se diversi da quelli espressamente elencati dalla legge. Un aspetto rilevante è, inoltre, il coordinamento specifico per i procedimenti penali che coinvolgono soggetti minorenni inseriti in contesti associativi di tipo mafioso o terroristico, anche di matrice jihadista, suprematista, neonazista o accelerazionista.