Stranieri in Umbria. Uno su 4 è rumeno. Ma a Perugia calano
L’età media è più bassa di quella nazionale. Il 10% è albanese .

Uno straniero su quattro in Umbria proviene dalla Romania, poi ci sono albanesi, marocchini e ucraini tra le quattro comunità più presenti. E’ quanto emerge dall’ultimo censimento Istat secondo il quale la maggior parte degli stranieri residenti in Umbria proviene dall’Europa (58,7%), il 20,9% dall’Africa, il 12,0% dall’Asia e l’8,4% dall’America. I cittadini stranieri provengono da 159 Paesi del mondo: in testa come detto la Romania (25,0%), poi Albania (11,7%), Marocco (9,9%) e Ucraina (6,2%). Questi cittadini presentano in Umbria una concentrazione significativamente più alta rispetto alle percentuali nazionali, mentre le quote sono inferiori per la cittadinanza cinese e quella filippina. Si osserva una maggior presenza straniera nei comuni delle classi di ampiezza 50.001 e 100.000 abitanti e in quella oltre 100.000 (rispettivamente 11,3% e 12,5%). La presenza straniera ha un’incidenza inferiore alla media nei comuni tra i 1.001 e i 50mila abitanti e il valore più basso si registra nei comuni con una popolazione compresa tra 20 e i 50mila abitanti (8,8%). Rispetto al 2022, Valtopina ha il maggior incremento di stranieri (+21,5%), mentre Vallo di Nera ha il decremento più alto (-20,0%).La popolazione straniera residente in Umbria, a inizio 2024, ammonta a 88.579 persone, l’1,7% degli stranieri residenti in Italia. Circa i tre quarti risiede nella provincia di Perugia (75,3%). L’incidenza sulla popolazione residente è superiore rispetto al valore nazionale (10,4% contro 8,9%), con valori provinciali compresi tra il 10,1% di Terni e il 10,5% di Perugia. Il bilancio demografico evidenzia una stabilità complessiva della popolazione straniera residente nella regione. A livello provinciale Terni presenta un incremento della popolazione straniera residente rispetto all’anno precedente (+1,2%), mentre la provincia di Perugia un decremento (-0,4%). Rispetto a quella italiana, la popolazione straniera presenta una distribuzione per età più giovane.