Spotify sarebbe pronta ad aumentare i prezzi in Europa e America Latina
La piattaforma di streaming punta a incrementare la redditività in una fase di rallentamento del mercato
Spotify, la piattaforma di streaming fondata da Daniel Ek, si prepara ad aumentare i prezzi dei suoi abbonamenti in decine di Paesi in tutto il mondo, Italia compresa, a partire dalla prossima estate. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la società svedese intenderebbe incrementare il costo degli abbonamenti individuali di circa 1 euro in vari mercati europei e latinoamericani già a partire da giugno. L'aumento non interesserà invece gli Stati Uniti, il principale mercato di Spotify, dove il servizio aveva già ritoccato i prezzi al rialzo nel luglio 2024.
PRESSIONE CRESCENTE DALL'INDUSTRIA MUSICALE
La decisione arriva in un momento in cui l'industria musicale globale mostra segnali di rallentamento: secondo i dati dell'IFPI, nel 2024 la crescita dei ricavi si è dimezzata rispetto agli anni precedenti. In questo contesto, le grandi etichette spingono da tempo affinché piattaforme come Spotify, Apple Music e Amazon Music adeguino le tariffe, sottolineando che i costi per gli utenti sono cresciuti molto meno rispetto all'inflazione, e che i servizi di streaming musicale restano sensibilmente più economici rispetto ai canoni delle piattaforme video come Netflix.
Nonostante gli aumenti, negli Stati Uniti un abbonamento standard a Spotify costa oggi 11,99 dollari al mese, contro i 9,99 dollari fissati quattordici anni fa al momento del debutto nel mercato americano. In alcuni Paesi europei, come Paesi Bassi e Lussemburgo, il gruppo ha già introdotto ritocchi dei prezzi nelle scorse settimane, ma il piano è di estendere l'iniziativa su scala molto più ampia a partire dall'estate.