SPID verso la proroga, il Governo rifonde i gestori privati

SPID: sbloccati i fondi arretrati per i gestori accreditati al rilascio di identità digitale, convenzioni in scadenza a ottobre 2025 ma rinnovabili.

Mar 7, 2025 - 10:00
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SPID verso la proroga, il Governo rifonde i gestori privati

Dopo due lunghi anni di attesa, il Governo ha firmato il decreto che assegna 40 milioni di euro ai gestori dell’identità digitale SPID a copertura delle spese tecniche di manutenzione del servizio. Era un provvedimento atteso da tempo dagli Identity Provider coinvolti, e indirettamente mirato a finanziare la proroga delle convenzioni in scadenza a ottobre.

Senza queste risorse, difficilmente gli attuali IdP (Aruba, Etna Hitech, Infocamere, Infocert, Intesi, Lepida, Namirial, Poste, Register, Sielte, Teamsystem e TI Trust Technologies) avrebbero rinnovato la convenzione, con il rischio concreto di far inceppare la macchina dei servizi pubblici online.

La questione è andata per le lunghe anche per il sovrapporsi di strategie, che ha visto l’Esecutivo Meloni puntare sulla CIE (Carta d’identità elettronica) come strumento primario di accesso ai servizi online della PA. Non a caso, ad oggi la CIE ha superato i 50 milioni di emissioni complessive. Gli utenti SPID sono però quasi 40 milioni.

I due strumenti danno peraltro accesso ai medesimi servizi e l’uno non esclude l’altro: è possibile averli e utilizzarli entrambi.

Ora, da una parte si prosegue su binari paralleli che vede differenti formule di credenziali digitali funzionanti, dall’altra è stata sanata un’anomalia che mira a risolvere anche la questione delle concessioni ai provider accreditati per il rilascio di identità SPID. In base agli accordi, sarà prorogabile per altri due anni dopo la scadenza del prossimo autunno. E con i nuovi fondi, si auspica che nessuno si tiri indietro.

Il processo di digitalizzazione della PA in Italia procede intanto a marcia spedita. Negli ultimi mesi sono entrate in funzione diverse implementazioni della APP IO, fra cui l’IT Wallet sul quale quasi 4,5 milioni di italiani hanno già caricato 7,4 milioni di documenti.

L’obiettivo di Governo è ora quello di garantire la continuità del servizio, diffuso massicciamente in Italia. E lo sblocco di 40 milioni per finanziare il servizio – si legge nel comunicato del dipartimento per la Trasformazione digitale – rappresenta un riconoscimento all’impegno dei provider nel garantire un servizio essenziale per cittadini e imprese.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, dichiara che l’Esecutivo riconosce «il valore dello sforzo fatto dai privati per sviluppare e gestire un’infrastruttura essenziale per milioni di cittadini».