S&P 500: gli analisti tagliano le stime sugli utili dei settori non tech
I settori non tecnologici dell’S&P 500 stanno subendo i maggiori tagli alle stime sugli utili, minacciando la recente sovraperformance dell’S&P 500 equal-weight. Con quasi il 40% delle aziende che ha già riportato i risultati trimestrali, il deterioramento delle previsioni si fa sentire soprattutto su energia, consumi discrezionali e industriali.

Gli analisti stanno rivedendo pesantemente al ribasso le loro previsioni di crescita degli utili per il secondo trimestre, mentre gli economisti abbassano parallelamente le stime sull'economia americana.
Con circa il 36% dell’S&P 500 che ha già pubblicato i risultati, il trend appare chiaro: il deterioramento delle previsioni riguarda tutti i settori, ma colpisce in particolare quelli non tecnologici.
In testa ai tagli si trovano i comparti di energia, consumi discrezionali e industriali, che stanno registrando i maggiori ribassi nelle attese sugli utili rispetto all'inizio dell'anno.
I settori difensivi, come utilities e beni di consumo di base, che finora sono stati tra i migliori performer dell’anno, mostrano una maggiore tenuta nelle stime. L’information technology, eccezione positiva, continua a mostrare resilienza nelle previsioni.
Tuttavia, il peggioramento generalizzato delle stime per la maggior parte dei settori rischia di mettere sotto pressione la sovraperformance dell’S&P 500 equal-weight nei prossimi mesi. La forza relativa dei settori più difensivi potrebbe non essere sufficiente a compensare il deterioramento delle prospettive sugli utili per l'intero indice.