“Sono arrabbiato, le scuole private in cui vanno i miei figli sono patetiche, ridicole”: lo sfogo di Hugh Grant contro l’uso degli smartphone

Hugh Grant genitore arrabbiato contro l’uso di smartphone ai minorenni, soprattutto nelle sciccose scuole private dei suoi figli. Sul Telegraph il 63enne interprete di Notting Hill si è aperto in maniera sorprendente rispetto ad un aspetto della sua vita familiare. “Sono solo l’ennesimo genitore arrabbiato che combatte l’eterna, estenuante e deprimente battaglia per allontanare i […] L'articolo “Sono arrabbiato, le scuole private in cui vanno i miei figli sono patetiche, ridicole”: lo sfogo di Hugh Grant contro l’uso degli smartphone proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 28, 2025 - 11:22
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“Sono arrabbiato, le scuole private in cui vanno i miei figli sono patetiche, ridicole”: lo sfogo di Hugh Grant contro l’uso degli smartphone

Hugh Grant genitore arrabbiato contro l’uso di smartphone ai minorenni, soprattutto nelle sciccose scuole private dei suoi figli. Sul Telegraph il 63enne interprete di Notting Hill si è aperto in maniera sorprendente rispetto ad un aspetto della sua vita familiare. “Sono solo l’ennesimo genitore arrabbiato che combatte l’eterna, estenuante e deprimente battaglia per allontanare i bambini dagli schermi”, ha spiegato con elegante veemenza Grant. L’attore britannico è infatti papà di cinque figli: John, 12 anni, Lulu, 9, e Blue, 6 avuti dalla produttrice svedese Anna Eberstein, sua moglie dal 2018; Tabitha (13 anni) e Felix (11) nati dalla precedente relazione con Tinglan Hong. Grant ha partecipato a Close Screens, Open Minds organizzato dalla Knightsbridge School di Londra, un evento pubblico in cui si sono incoraggiati i ragazzi a stare più spesso all’aperto, per vivere in maniera più sana e libera. L’incontro è stata organizzato da due psicologi americani, Jonathan Haidt – autore di La generazione ansiosa (Rizzoli) – e Sophie Winkleman (seconda cugina di re Carlo III).

Haidt, infatti, ha da tempo chiesto il divieto dell’uso dei telefonini per gli studenti sotto i 14 anni e soprattutto dei social sotto i 16. Grant ha rincarato la dose sostenendo che le regole sull’uso degli schermi negli istituti privati in cui vanno i figli sono “patetiche”: “Queste scuole private sono piuttosto ridicole. Sono loro a dire ai ragazzi di non andare a giocare fuori perché piove o non arrampicarsi perché c’è il vento”. Idem per la dotazione ipertecnologica che gli istituti forniscono agli allievi (paganti, e parecchio)per la didattica che non fa altro che creare dipendenza rispetto a strumenti che poi si usano normalmente negli affari più frivoli. Grant sostiene addirittura che siano i politici ad aver paura delle menti pensanti che porterebbero ad un minor guadagno dai loro affari. Infine una battuta, che poi è una risposta a molte mamme che lo bollano (per le posizioni antitecnologiche che tiene) come un vecchio: “Certo, se mia figlia di sei anni mi salta tra le braccia in quello che chiama l’abbraccio dello scimpanzè, a me a volte viene da piangere”, ma a parte gli acciacchi e la maggiore sonnolenza il 63enne rivendica la sua lucidità di pensiero e la esige per i suoi ragazzi.

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