Sigillo di qualità sul tonno Made in Italy: come cambiano le regole dal 26 maggio 2025

Obbligatorio il sigillo di garanzia per il tonno rosso sbarcato nei porti italiani: un cambiamento che coinvolge istituzioni, pescatori, trasformatori e acquirenti dal 26 maggio 2025.

Mag 18, 2025 - 10:34
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Sigillo di qualità sul tonno Made in Italy: come cambiano le regole dal 26 maggio 2025

A partire dal 26 maggio 2025, entra ufficialmente in vigore su tutto il territorio nazionale l’obbligo di apporre un sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso pescato professionalmente in Italia. Un cambiamento significativo per la filiera ittica, pensato per rafforzare la sicurezza alimentare, tutelare la qualità del prodotto Made in Italy e combattere con maggiore efficacia la pesca illegale.

La nuova misura, annunciata il 12 maggio 2025 dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rappresenta un importante passo avanti per l’intero comparto, che sempre più guarda alla tracciabilità come strumento di valorizzazione economica e tutela ambientale.

Cosa prevede la nuova normativa sul sigillo di garanzia per il tonno Made in italy

Il provvedimento, già entrato in vigore il 12 maggio nei porti siciliani, impone di apporre un sigillo identificativo su ogni tonno rosso sbarcato. Il sigillo viene applicato al momento dello sbarco, insieme alla convalida del documento elettronico di cattura, il cosiddetto eBCD (electronic Bluefin Catch Document), una documentazione elettronica che certifica l’origine, nonché le modalità e la data della cattura.

Dal 26 maggio, l’obbligo si estende poi a tutti i porti italiani e a tutta la pesca professionale, coinvolgendo ogni esemplare di tonno pescato, non solo quelli provenienti da palangari (una tecnica di pesca selettiva con ami) ma anche da altre modalità autorizzate.

Come funziona la tracciabilità dal mare alla tavola

Il sigillo di garanzia è un dispositivo fisico, ben visibile, che riporta informazioni fondamentali sull’origine del pesce, garantendo così la possibilità di tracciarne ogni fase della commercializzazione. Questo vale sia per il tonno rosso intero che per quello eviscerato, ossia già lavorato in parte.

I sigilli, predisposti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, saranno distribuiti alle autorità marittime competenti. Queste avranno il compito di supervisionare l’applicazione della norma e controllare la correttezza delle operazioni di identificazione.

Uno degli obiettivi principali dell’introduzione del sigillo è la lotta alla pesca illegale, fenomeno che danneggia gravemente sia l’ambiente marino che gli operatori onesti del settore. Il tonno rosso, in particolare, è una specie altamente regolamentata a livello europeo e internazionale, con quote di cattura assegnate annualmente e controlli rigorosi.

“Con questa misura – ha dichiarato il ministro Lollobrigida – compiamo un ulteriore passo avanti nella tutela della filiera ittica virtuosa. Il sigillo permetterà di identificare ogni esemplare e assicurare che giungano sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti”.

Un passo verso una filiera più trasparente e sostenibile in Italia?

Il provvedimento porta con sé anche un’importante valorizzazione commerciale del tonno rosso italiano, spesso considerato tra i migliori al mondo per qualità delle carni, sostenibilità e tradizione. Quindi, in un mercato sempre più attento all’origine dei prodotti e alla loro tracciabilità, il sigillo si configura come una vera e propria etichetta di eccellenza.

L’iniziativa si inserisce in un contesto europeo e internazionale sempre più attento alla sostenibilità della pesca e al contrasto della contraffazione alimentare. Il tonno rosso, prelibatezza spesso venduta a caro prezzo nei mercati e nei ristoranti di alta gamma, è anche uno dei prodotti più a rischio di frodi. Etichettature scorrette, provenienze non chiare e vendite di specie simili spacciate per tonno rosso sono ancora oggi pratiche diffuse in diversi mercati.

Con il sigillo obbligatorio, queste dinamiche saranno più difficili da mettere in atto. Il sistema di tracciabilità certificata, integrato con i dati elettronici e le informazioni di sbarco, consentirà alle autorità e ai consumatori di verificare la filiera in ogni passaggio.