Schiuma tossica sulle spiagge australiane: moria di pesci e un centinaio di malori tra i bagnanti
Un fenomeno inquietante ha colpito il litorale meridionale dell’Australia, precisamente nelle spiagge di Waitpinga e Parsons Beach, a sud di Adelaide. Un’ondata di schiuma densa e viscida ha invaso la costa, causando la morte di numerosi animali marini e problemi di salute tra i bagnanti. Le autorità locali hanno immediatamente chiuso le spiagge per motivi...

Un fenomeno inquietante ha colpito il litorale meridionale dell’Australia, precisamente nelle spiagge di Waitpinga e Parsons Beach, a sud di Adelaide. Un’ondata di schiuma densa e viscida ha invaso la costa, causando la morte di numerosi animali marini e problemi di salute tra i bagnanti. Le autorità locali hanno immediatamente chiuso le spiagge per motivi di sicurezza, mentre gli scienziati stanno cercando di determinare l’origine di questa sostanza potenzialmente pericolosa.
Nel fine settimana, oltre un centinaio di persone ha manifestato sintomi di malessere dopo essersi trovate in prossimità della schiuma. Tra i disturbi più comuni figurano bruciore agli occhi, difficoltà respiratorie e irritazione della gola, sintomi simili a quelli provocati da una reazione allergica o da un’intossicazione. Alcuni surfisti hanno riferito di aver avvertito una forte irritazione dopo essere entrati in contatto con l’acqua, mentre altri hanno parlato di un odore chimico intenso e pungente nell’aria.
Le ipotesi sulle cause: microalghe tossiche sotto accusa
Gli esperti ipotizzano che la schiuma possa essere il risultato della decomposizione di una fioritura di microalghe tossiche. Questi organismi microscopici proliferano rapidamente in condizioni climatiche particolari, come temperature elevate e acqua stagnante. Il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature oceaniche potrebbero aver favorito questa proliferazione, causando la produzione di tossine nocive per l’uomo e l’ecosistema marino.
Gli impatti sull’ambiente
Le conseguenze ambientali di questo fenomeno sono evidenti: decine di pesci, polpi e draghi marini sono stati ritrovati senza vita sulla spiaggia. Questo tipo di eventi può compromettere l’equilibrio degli ecosistemi costieri, alterando la biodiversità e danneggiando l’economia locale legata alla pesca e al turismo.
Le autorità locali hanno avviato un’indagine approfondita per identificare la natura della sostanza e valutarne la pericolosità. Campioni d’acqua sono stati prelevati e saranno analizzati nei prossimi giorni. Nel frattempo, l’Autorità per la Protezione dell’Ambiente (EPA) ha disposto la chiusura delle spiagge fino a quando la situazione non sarà chiarita.
Negli ultimi anni, episodi simili sono stati segnalati in diverse parti del mondo, evidenziando la crescente minaccia rappresentata dalla proliferazione di alghe tossiche. Questo evento solleva interrogativi importanti sulla salute degli oceani e sulla necessità di intensificare il monitoraggio ambientale per prevenire simili disastri in futuro.
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Posted by Anthony Rowland on Sunday, March 16, 2025
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