Chi è l’ESG HR Manager e perché le aziende non possono più farne a meno

Se fino a qualche anno fa il ruolo delle risorse umane si fondava soprattutto sulla selezionare di talenti e sulla garanzia del rispetto delle normative sul lavoro, oggi il contesto è cambiato. Le aziende sono chiamate a rispondere a standard sempre più stringenti in materia di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance etica. E il...

Mar 20, 2025 - 11:40
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Chi è l’ESG HR Manager e perché le aziende non possono più farne a meno

Se fino a qualche anno fa il ruolo delle risorse umane si fondava soprattutto sulla selezionare di talenti e sulla garanzia del rispetto delle normative sul lavoro, oggi il contesto è cambiato. Le aziende sono chiamate a rispondere a standard sempre più stringenti in materia di sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e governance etica. E il dipartimento HR non può più restare ai margini di questo cambiamento. In questo contesto, è nata la figura dell’ESG HR Manager

Chi è e cosa fa l’ESG HR Manager

L’ESG HR Manager è il ponte tra il mondo delle risorse umane e le strategie di sostenibilità aziendale. Il suo compito non si esaurisce nella gestione del personale, ma si estende alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, etico e in linea con i principi ESG.

Questo professionista si occupa, ad esempio, di sviluppare programmi di welfare aziendale che migliorino il benessere dei dipendenti, promuovere politiche di diversity & inclusion e garantire che le pratiche di assunzione siano trasparenti ed eque. Ma il suo lavoro va oltre la sfera interna dell’azienda: ha anche il compito di verificare che l’intera catena di fornitura rispetti i diritti umani e le normative ambientali, in un’ottica di due diligence sostenibile.

L’ESG HR Manager è quindi un agente di cambiamento, che lavora per trasformare le aziende in organizzazioni più responsabili, attente alle persone e all’impatto ambientale delle proprie attività.

Come si diventa ESG HR Manager

Non esiste un percorso univoco per diventare ESG HR Manager, ma alcune competenze chiave sono indispensabili. Innanzitutto, è fondamentale conoscere le normative ESG, come la Direttiva CSRD, che obbliga le aziende a rendicontare il loro impatto sociale e ambientale. Un background in economia, psicologia del lavoro o giurisprudenza può essere utile, ma ciò che fa davvero la differenza è la capacità di integrare principi di sostenibilità nelle strategie HR.

L’esperienza nella gestione del personale è altrettanto importante, così come la capacità di analizzare dati e redigere report ESG. Ma non basta: servono anche doti di leadership e comunicazione, per coinvolgere dipendenti e dirigenti in un processo di cambiamento culturale che, senza un’adeguata sensibilizzazione, rischia di restare solo sulla carta.

Perché le aziende hanno bisogno di questa figura

Il ruolo dell’ESG HR Manager non è un lusso per poche grandi aziende, ma una necessità sempre più impellente. Secondo uno studio Deloitte, oltre il 60% delle imprese con più di 500 dipendenti ha avviato iniziative ESG nelle risorse umane, anche se solo una minoranza dispone già di un manager dedicato.

Il motivo è semplice: la sostenibilità non è più un optional, ma una condizione essenziale per restare competitivi. Le nuove generazioni di lavoratori, più sensibili ai temi etici e ambientali, scelgono con crescente attenzione le aziende in cui vogliono lavorare. Allo stesso tempo, investitori e clienti premiano le imprese che dimostrano un impegno concreto in ambito ESG.

Grandi gruppi bancari come Intesa Sanpaolo e UniCredit stanno già integrando obiettivi ESG nelle loro strategie HR, mentre colossi della moda come Gucci e Ferragamo puntano su politiche di sostenibilità per migliorare la loro reputazione. Anche il settore tecnologico non è da meno: aziende come TIM e Vodafone hanno avviato programmi di diversità e welfare aziendale, consapevoli che un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso dell’ambiente è ormai un vantaggio competitivo.

Il futuro del lavoro passa dall’ESG

L’ESG HR Manager non è solo una moda passeggera, ma una figura destinata a diventare centrale nelle imprese di domani. Con l’evoluzione delle normative e la crescente richiesta di trasparenza da parte di dipendenti e stakeholder, la sua presenza sarà sempre più necessaria.

Nei prossimi anni, è probabile che questo ruolo si specializzi ulteriormente, con professionisti dedicati alla gestione dell’impatto ambientale dei dipendenti, alla compliance ESG e allo sviluppo di politiche di inclusione sempre più avanzate. Anche la tecnologia avrà un ruolo chiave: l’uso di HR Analytics e intelligenza artificiale permetterà di misurare con precisione gli effetti delle strategie ESG, ottimizzandole per ottenere risultati concreti.

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