Musk rassicura gli azionisti di Tesla. Intanto in Germania 3mila dipendenti della Gigafactory chiedono migliori condizioni di lavoro con una petizione
La società si difende dicendo che l'80% dei lavoratori è soddisfatto. L'uomo più ricco del mondo non ammette i sindacati nelle proprie aziende

Ai dipendenti e agli azionisti di Tesla dice che l’azienda sta attraversando una piccola tempesta passeggera. Intanto in Europa le cose sembrano peggiorare. E non soltanto perché la società di Elon Musk a gennaio 2025 ha registrato un crollo del -45% nelle vendite delle elettriche rispetto al 2024. Nella Gigafactory di Berlino, uno degli stabilimenti del gruppo in Europa, oltre 3mila dipendenti hanno sottoscritto una petizione. Si sa: Elon Musk non è un fan dei sindacati tanto che all’interno delle sue imprese non sono ammessi. Che cosa chiedono i lavoratori in Germania a Tesla?
Protesta alla Gigafactory di Berlino: cosa chiedono i dipendenti a Musk?
Come si legge su The Berliner, le richieste da parte di oltre 3mila dipendenti alla Gigafactory di Berlino, dove lavorano circa 11mila persone, riguardano migliori condizioni di lavoro a partire dalla possibilità di avere pause più lunghe; si richiede poi di potenziare il numero del personale e di contrastare ogni forma di intimidazione. A sostenere gli sforzi dei dipendenti c’è il sindacato IG Metall. Nello stabilimento vicino alla capitale tedesca Musk si era già scontrato con gli ambientalisti, contrari all’ampliamento della fabbrica.
La reazione di Tesla alla protesta a Berlino
L’azienda si è difesa, come riporta Quattro Ruote, spiegando che un recente sondaggio interno ha riferito che l’80% del personale si è detto soddisfatto del proprio lavoro. Il fatto che in un’azienda di Elon Musk i ritmi di lavoro siano tosti non deve comunque sorprendere. Anzi, è proprio l’imprenditore sudafricano a farsi promotore di quella che ai tempi dell’acquisizione di Twitter ha descritto come una necessaria hardcore culture relativa al lavoro.
Musk ha legato il proprio nome alla Germania di recente dal momento che durante la campagna elettorale dei mesi scorsi ha fatto il proprio endorsement per il partito di estrema destra Afd. Sui social sono intanto diventati virali gli adesivi e i manifesti anti Musk, condivisi anche da chi possiede una Tesla e ora mette le mani avanti dicendo di averla acquistata prima che il Ceo decidesse di scendere in politica. Il 29 marzo intanto il movimento Tesla Takeover ha dato appuntamento di fronte agli showroom del gruppo in tutto il mondo per protestare contro l’imprenditore sudafricano.